Ancona, Diego ha fretta: la mamma
partorisce in auto assistita dal papà

Ancona, Diego ha fretta: la mamma partorisce in auto assistita dal papà
di Stefano Rispoli
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Domenica 2 Settembre 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:51
ANCONA - Diego aveva fretta di nascere. Così fretta che la mamma ha dovuto partorire in auto, al buio, con l’aiuto del marito e poi dei soccorritori del 118. Le contrazioni sono state improvvise e sempre più forti. E quando le acque si sono rotte, non c’è stata altra scelta: la coppia di sposini si è dovuta fermare in mezzo alla strada, interrompendo la frenetica corsa verso l’ospedale, aspettare e pregare. Ma Diego aveva troppa voglia di venire alla luce. Così, il papà si è improvvisato ostetrico: ha preso il coraggio a quattro mani e mentre provava a rassicurare la compagna, la aiutava a partorire.
«Eccolo, è il mio Diego», piangeva tra paura e commozione la giovane mamma quando sono arrivati i soccorritori, porgendo il neonato.
  
Ci ha pensato il medico del 118 a tagliare il cordone ombelicale, mentre i volontari della Croce Gialla di Camerano si prendevano cura della donna, provata da un parto tutt’altro che tranquillo. L’emergenza è scattata venerdì sera attorno alle 22,30. La coppia di trentenni italiani, residenti a Crocette di Castelfidardo, non immaginava un’avventura simile. Soprattutto, non pensava che il piccolo Diego aveva così fretta di venire al mondo. È successo tutto in pochi minuti. Le contrazioni sempre più frequenti, la rottura delle acque. Marito e moglie non hanno avuto nemmeno il tempo di ragionare. Sono saliti in auto e sono partiti a tutto gas verso il Salesi. Ma all’ospedale pediatrico non sono riusciti ad arrivare. Hanno dovuto fermarsi neanche a metà strada, lungo la Cameranense, all’altezza dell’incrocio con la strada degli Zingari. Ormai Diego stava nascendo. Il papà ha accostato l’auto, ha afferrato il cellulare e ha contattato il 118. Nel frattempo, mentre al telefono l’operatore di Ancona Soccorso gli spiegava come comportarsi e lo invitava a non perdere la lucidità in quei momenti di grande concitazione, ha aperto lo sportello e ha fatto distendere la moglie. Quindi ha indossato i panni del medico e l’ha assistita nel parto. Sono stati minuti interminabili.
 
Alla fine, il bimbo è nato in auto, proprio mentre sopraggiungevano i volontari della Croce Gialla di Camerano e gli specialisti di Torrette a bordo dell’automedica del Crass che hanno aiutato i neo genitori a portare a compimento il parto. Tutto è filato liscio, grazie al cielo. Diego sta benone, anche se ora è tenuto sotto osservazione al Salesi, dove la mamma, trent’anni, ha comunque già potuto abbracciarlo e allattarlo.
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