Covid, la variante Eris provoca 27 ricoveri a Torrette: uno in terapia intensiva. I più colpiti gli over 60

Covid, la variante Eris provoca 27 ricoveri a Torrette: uno in terapia intensiva. I più colpiti gli over 60
Covid, la variante Eris provoca 27 ricoveri a Torrette: uno in terapia intensiva. I più colpiti gli over 60
di Claudio Comirato
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Lunedì 18 Settembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 08:37

ANCONA -  La situazione è sotto controllo, ma il Covid dall’inizio del mese di settembre ha ricominciato a circolare. La variante più diffusa, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è la variante Eris detta anche variante EG5. Definita piuttosto contagiosa, ma allo stesso tempo classificata a basso rischio per la salute pubblica.

I soggetti più colpiti sono over 60, tanto che all’Inrca di Ancona la scorsa settimana si sono avuti 20 ricoveri.

Mentre all’ospedale di Torrette sono 7, di cui uno in terapia intensiva: il pronto soccorso, grazie a un protocollo collaudato, non si è fatto trovare impreparato, ricorrendo a un’organizzazione delle sale “a fisarmonica”. Nella settimana compresa tra il 6 e il 12 settembre sono stati rilevati 223 tamponi positivi. Dati che non devono creare nessun tipo di allarmismo anche per il fatto che all’ospedale di Torrette sono pronti a gestire qualsiasi situazione legata al Covid, vista anche l’esperienza maturata negli anni passati in piena pandemia.

I ricoverati al momento sembrano avere un quadro clinico piuttosto confortante al punto tale che alcuni di questi stanno per essere dimessi. Ad ogni modo la variante colpisce prevalentemente persone anziane, particolare che non è sfuggito alle Rsa e alle case di riposo che pur lasciando aperte le strutture per le visite da parte di parenti ed amici hanno alzato l’asticella in fatto di prevenzione. Strutture che da una settimana a questa parte rendono obbligatorio per l’accesso all’interno dei locali la mascherina Ffp2, proprio per garantire una maggiore tutela nei confronti di questi anziani così come si chiede agli stessi familiari di diradare le visite evitando peraltro di far uscire i parenti per pranzi o cene fuori dalla struttura. Case di riposo e Rsa fino a questo punto sono riuscite a gestire all’interno i casi di Covid isolando i pazienti in stanze singole. 

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