I braccialetti elettronici sono esauriti
Il terrore dei tabaccai resta in carcere

I braccialetti elettronici sono esauriti Il terrore dei tabaccai resta in carcere
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Venerdì 2 Marzo 2018, 04:55
ANCONA - Manca il braccialetto elettronico per monitorare lo status degli arresti domiciliari disposti dal gip: il terrore dei tabaccai rimane a Montacuto. È il destino beffardo che tocca al 20enne marocchino arrestato dopo il tentativo di rapina effettuato il 20 febbraio alla tabaccheria di via Matteotti, a Falconara. Il raid era avvenuto a 24 ore di distanza dall’assalto a un negozio gemello, in via Pasubio, al Passetto di Ancona. Per il giovane, residente in Italia dal 2014 con la famiglia e difeso dai legali Elena Martini e Cristina Bolognini, il giudice aveva disposto la scarcerazione, stabilendo come misura cautelare gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, da scontare nel suo appartamento di Falconara. 

Questa era stata la decisione presa esattamente una settimana fa, durante la convalida dell’arresto tenutasi a Montacuto. Da allora, però, lo straniero non si è mai potuto muovere. Questo perché i dispositivi elettronici, entrati in funzione nel 2001 dopo un periodo di sperimentazione di sei mesi nelle maggiori città italiane, sono esauriti. In totale, ce ne sono circa duemila in tutto il Paese, gestiti dal gruppo Telecom il cui servizio in appalto è attivo fino a fine 2018. Essendo attualmente tutti assegnati, il 20enne marocchino è stato inserito in una lista di attesa. Dovrà attendere, secondo quanto emerso, tra i 20 e i 30 giorni per uscire da Montacuto, tornare a casa e beneficiare del braccialetto. 
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