E' morto Paolo Pierucci
il braccio destro di don Gaudiano

PESARO - Ha lottato con la forza che tutti conoscevano, nel silenzio della sofferenza, con lo sguardo sempre rivolto agli altri: Paolo Pierucci, 51 anni, se ne � andato ieri. Paolo Pierucci è morto lasciando un vuoto doloroso nella Comunità Don Gaudiano e in tutta la città. Da vent’anni impegnato a favore degli ultimi, in particolare nella gestione di Casa Moscati, la struttura per la cura dei malati di Aids. "Paolo si è sempre speso perchè le scelte individuali, sociali e politiche fossero fra loro coerenti - ricorda commossa Maria Teresa Federici, responsabile della Fondazione Don Gaudiano - e questo ha sempre caratterizzata la sua vita e il suo lavoro. Grazie all'opera di Paolo il problema Aids è stato affrontato fin dagli anni '90 e continua a essere una priorità del Ceis".



Paolo lascia un'eredità importante per la città che prosegue con Roberto Drago, oggi responsabile di Casa Moscati. "Paolo se n'è andato alle sette di questa mattina. Ci lascia la sua grandezza e il senso di responsabilità. Aveva la capacità di accorgersi delle problematiche di chi si rivolgeva a lui e di chi portava via dalla strada. Si metteva all'opera e non si girava dall'altra parte. Ha cercato di coinvolgere e dialogare con la politica e il mondo delle istituzioni. Grazie a lui l'opera di don Gaudiano è proseguita e continua con noi. Paolo, aveva un cuore grande come la sua stazza, un ragazzone di un metro e novanta".



Pierucci, è stato fondatore di Casa Moscati insieme a don Gaudiano nel '92 e presidente nazionale del Coordinamento per la gestione case di accoglienza e nell'ultimo periodo dopo aver lasciato le redini a Drago, è stato attivo all'interno della struttura di via Del Seminario, nei centri diurni per disabilità e psichiatria. Pochi mesi fa è stato impegnato nella redazione della pubblicazione "Incontri" per le celebrazioni del ventennale della scomparsa di Don Gaudiano. Domenica nella chiesa di Loreto, alle 18, sarà recitato il rosario, mentre lunedì alle 15.30 l’addio.