Finge di essere il vescovo
e truffa il convento di suore

Finge di essere il vescovo e truffa il convento di suore
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Martedì 15 Aprile 2014, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 18:29
TOLENTINO - Sono il vescovo di Macerata, si era presentato cos un uomo di 40 anni accusato di aver truffato la madre superiora di un istituto di Tolentino. Per l'uomo, Vincenzo Lerario, di Cerignola, si sono chiuse le indagini.



Tutto succede nel giugno dello scorso anno quando la madre superiora dell'istituto Maestre Pie Venerini, di Tolentino, Maria Saccinto, riceve una telefonata. All'altro capo del telefono c'è un uomo che dice di essere il vescovo di Macerata. La chiamata, spiega il vescovo, è per annunciarle la visita di un certo Nicola, una persona che aveva dei problemi economici e che necessitava di essere aiutato.



La religiosa ha preso a cuore la vicenda di quell'uomo e quando questa persona si presenta a chiedere un aiuto, la madre superiora non glielo nega. Versandogli, secondo le indagini, una somma di 4.400 euro, in più riprese. Ma in realtà, sempre secondo la Procura di Macerata sia il vescovo, che la persona bisognosa di un aiuto economico erano interpretati sempre dallo stesso uomo: Vincenzo Lerario. Che proprio grazie alla telefonata in cui si presentava come il vescovo per segnalare un caso umano, sarebbe riuscito a raggirare la suora.



L'uomo è accusato di truffa aggravata per aver commesso il fatto contro un ministro del culto cattolico. Nei giorni scorsi si sono chiuse le indagini. Lerario è difeso dall'avvocato Alessandro Moriconi. Il 40enne pugliese attualmente si trova in carcere a Pesaro, dove è detenuto per un'altra vicenda. Una rapina da 70mila euro che avrebbe compiuto a Civitavecchia, alla gioielleria ZM, il 13 maggio del 2013.
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