"Mio fratello non si fidava
ma lei ha insistito molto"

La sorella di Enrico Forconi (Foto Gentili)
La sorella di Enrico Forconi (Foto Gentili)
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Giovedì 25 Dicembre 2014, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 12:34
SAN SEVERINO MARCHE - "Mio fratello è sconvolto dal dolore, non vuole parlare con nessuno".





La sorella di Enrico Forconi, il babbo di Simone, il ragazzino di 13 anni ucciso dalla mamma, Debora Calamai, la sera della Vigilia di Natale, è stata nell'abitazione della tragedia, durante i rilievi dei carabinieri.



Ora difende il dolore del fratello ma accetta comunque di parlare e raccontare ulteriori particolari sul delitto di San Severino Marche. "Mio fratello - dice - non si fidava delle condizioni della moglie". La donna aveva manifestato negli ultimi giorni segnali di disagio che non erano passati inosservati. "Non c'era ancora un affidamento legale del figlio - prosegue - ma un accordo tra i due, che di volta in volta stabilivano dove Simone dovesse trascorrere le giornate".



Nonostante questo clima di diffidenza, però, Enrico ha acconsentito che il figlio cenasse la sera della Vigilia con la madre. "Voglio dargli il regalo", era stata la motivazione a cui aveva ceduto alle insistenze della donna. Il regalo erano proprio quelle costruzioni Lego, trovate dagli investigatori sul luogo del delitto.



Questa mattina, davanti all'abitazione, è comparso un mazzo di fiori. "Un grande abbraccio dai tuoi compagni di classe - hanno scritto gli alunni della 3E della scuola media Tacchi Venturi -. Ti terremo sempre nel cuore".



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