Sparviero troppo carico
​Marinai irregolari

Sparviero troppo carico ​Marinai irregolari
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Giovedì 2 Aprile 2015, 15:05 - Ultimo aggiornamento: 15:27
ANCONA - "Una tragedia, che nella mia lunga carriera non mi era mai capitato di vedere".

Una tragedia, quella del motopesca Sparviero affondato stamane al largo di Civitanova Marche, che si poteva evitare, lascia intendere l'ammiraglio Francesco Saverio Ferrara, comandante della Capitaneria di porto di Ancona e direttore marittimo delle Marche, riferendosi al fatto che, con ogni probabilità, i marinai romeni non erano imbarcati regolarmente e che il carico di mitili era notevole, forse in vista delle festività pasquali. I due dispersi, riferisce Ferrara, non sono stati ancora trovati, e le ricerche dei sommozzatori sono rese difficili dalla scarsa visibilità in acqua, dovuta alle recenti mareggiate. Neppure il relitto è stato ancora recuperato: verrà usato un ecoscandaglio e sarà coinvolto nelle ricerche il peschereccio che ha tratto in salvo uno dei superstiti per avere un'idea più precisa del punto in cui il motopesca è affondato.



La zona è sorvolata anche da un Atr del nucleo aereo della Guardia costiera di Pescara e da un elicottero dei vigili del fuoco. Fin qui il punto sulle operazioni, ma è l'accertamento delle responsabilità il fronte che si apre ora. Il comandante dello "Sparviero", Leonardo Coccia, in ospedale a Civitanova Marche, non è stato ancora ascoltato ma la dinamica del naufragio fa pensare, insiste il comandante della Capitaneria di porto, che i marinai (soprattutto i romeni, mentre su Michele Fini, 25 anni, una delle due vittime, sono in corso verifiche) non fossero regolari e che non avessero l'esperienza necessaria.



Come pure un ruolo nel disastro potrebbe averlo avuto l'ingente carico di mitili pescati. "Non appena recupereremo il relitto - dice Ferrara - potremo fare accertamenti sull'assetto statico e dinamico della barca. Verificheremo se il personale era imbarcato regolarmente e accerteremo tutte le responsabilità".



L'ammiraglio respinge poi con fermezza le dichiarazioni di uno dei superstiti sul ritardo nei soccorsi: "I soccorsi sono partiti in maniera immediata. Pensino piuttosto alle vittime".
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