Sarchiè è stato ucciso
Il corpo carbonizzato e sepolto

Sarchiè è stato ucciso Il corpo carbonizzato e sepolto
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Sabato 5 Luglio 2014, 20:26 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 11:17

SAN SEVERINO MARCHE - E' stato ritrovato carbonizzato, coperto da un telo di plastica, e sepolto. Quel che resta di Pietro Sarchi stato trovato nella Valle dei Grilli, nell'alto Maceratese, tra San Severino Marche e Castelraimondo. Pietro Sarchiè, commerciante di pesce, era scomparso nel nulla il 18 giugno scorso dopo aver consegnato la merce a Sellano.

Il corpo è stato trovato sepolto, in una zona isolata. Da un primo esame dei resti la morte risalirebbe a diversi giorni. Cauti, come è d'obbligo in certi casi, gli inquirenti: per la certezza sull'identità servono i riscontri degli esami, anche se i lembi di stoffa dei jeans e altri reperti sembrano spazzare via ogni dubbio. Tanto che poi confermano che erano sulle tracce del pescivendolo sparito e avevano circoscritto proprio la zona del macabro ritrovamento da alcuni giorni. Durante la battuta di oggi sarebbe stato il cattivo odore a portarli fino a quel tratto di terreno rimosso da cui, coperto con terra e detriti, è spuntato fuori il telo di plastica che avvolgeva il corpo carbonizzato. Nessuna traccia invece del furgone del commerciante. Da un primo esame Pietro Sarchiè sarebbe stato giustiziato a colpi di pistola, poi il corpo è stato bruciato e seppellito in una zona che chi ha commesso l'omicidio conosce bene, lontana da ogni possibile passaggio.

LE INDAGINI

Le ricerche si erano fin dal primo momento indirizzate nel Maceratese, dove aveva consegnato il pesce a una cliente. Poi più nulla.

Fin da subito gli investigatori avevano capito Sarchiè non poteva essersi allontanato volontariamente. L'uomo, uscito intorno alle due del mattino dalla sua abitazione, avrebbe infatti potuto usufruire di almeno sei ore di tempo per allontanarsi senza essere cercato. Invece aveva raggiunto lo scalo marittimo di Porto San Giorgio, comprato il pesce, caricato sul furgone e raggiunto l'area di vendita, fermandosi a fare gasolio e prendere il caffè e iniziando con il giro di consegne. Aver deciso, a quel punto, alle otto del mattino, di lasciare tutto e andare via non avrebbe avuto alcun senso. Le ricerche sono scattate immediatamente. Gli inquirenti hanno lavorato per identificare le auto che sono transitate subito dopo di lui di fronte all'autovelox di San Severino che ha immortalato il passaggio del suo furgone. Indagini serrate e a tutto campo fino al ritrovamento di questa sera. I familiari si erano rivolti anche alla trasmissione Tv "Chi l'ha visto?".

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