Cingoli, il bus per Loreto non arriva
54 parrocchiani restano a piedi

Cingoli, il bus per Loreto non arriva 54 parrocchiani restano a piedi
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Martedì 16 Giugno 2015, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 11:45
CINGOLI - Un gruppo di cinquantaquattro parrocchiani e il loro prete rimangono a piedi perché il pullman prenotato alcuni giorni prima per andare a Loreto non arriva. Un disguido tra gli organizzatori e la società che doveva fornire il pullman sabato pomeriggio ha fatto saltare il viaggio del gruppo alla Santa Casa. Erano tutti pronti i parrocchiani di Villa Torre, accompagnati da don Giuseppe Lippi (86 anni compiuti lo scorso 31 maggio, sacerdote da ben 62 anni), parroco della località cingolana, per andare a Loreto, una gita che viene organizzata dalla parrocchia da più di vent'anni. Alle 15 la comitiva era sul posto di partenza, pronta a partire. Dopo una mezz'ora di attesa vana la gente ha iniziato a chiedere il perché del ritardo del pullman. Allora è stata contattata la società per avere spiegazioni, ma la risposta è stata di quelle che ti fa cascare il mondo addosso: era stata fatta la prenotazione ma non la conferma, per cui il pullman per Villa Torre neanche era stato messo in calendario. Passato il comprensibile momento di contrarietà il sacerdote ha invitato i parrocchiani ad andare in chiesa dove ha celebrato una messa. Un po' per sollevare tutti dal dispiacere. “E' la prima volta in tanti anni che mi capita una cosa del genere - ha spiegato il parroco - una volta 'fermato' il pullman con al seguito il programma di partenza, come è stato fatto sempre nelle precedenti 'uscite', nessuno ci ha detto di dover confermare tutto un paio di giorni prima. Contattato l'addetto abbiamo scoperto che in quel giorno la nostra gita nemmeno risultava nei loro viaggi. Sono rimasto veramente male, soprattutto per i miei parrocchiani che ci tenevano molto a questo momento di preghiera. Probabilmente lo faremo a settembre”. Per don Giuseppe, tifosissimo della Juventus, la seconda delusione in pochi giorni, dopo la sconfitta della sua squadra del cuore nella finale della Champions League. “Naturalmente sono due stati d'animo diversi - ha affermato il parroco di Villa Torre - quello sulla Juventus è una cosa personale e me la tengo io, mentre questa coinvolge un'intera comunità e sono maggiormente dispiaciuto perché è da anni che facciamo questo pellegrinaggio a Loreto”.
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