Corona, lettera a Belen dal carcere
"T'avessi conosciuta prima..."

Corona e Belen in copertina su "Chi"
Corona e Belen in copertina su "Chi"
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Mercoledì 8 Gennaio 2014, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 18:40
ROMA - "Dopo che abbiamo iniziato a frequentarci la mia vita completamente cambiata e pi passava il tempo, pi il diavolo si allontanava da me.

Belen, se ti avessi incontrato prima, forse oggi non sarei qui dentro". Fabrizio Corona ha scritto dal carcere una lunga lettera aperta alla sua ex compagna, Belen Rodriguez e che, insieme a molte altre lettere indirizzate ad amici, ai familiari, alla ex moglie Nina Moric, sono contenute nel libro autobiografico "Mea culpa- Voglio che mio figlio sia orgoglioso di me" che Corona ha scritto, con l'aiuto del fratello Federico, mentre sta scontando una condanna a 7 anni.



ANTICIPAZIONI SU CHI. Il settimanale 'Chi' pubblica alcune anticipazioni del libro(edito da Mondadori) e in libreria dal 14 gennaio, tra le quali proprio la lettera indirizzata a Belen. "La mia immagine non ti ha rovinato, anzi ha contribuito a creare un personaggio incredibile, unico, uno strano mix di bellezza e trasgressione, fama e disobbedienza. Un'altra storia d'amore a metà tra un reality e vita vera, con improvvisi e continui colpi di scena, dove purtroppo, ancora una volta, ero io il regista. Ero all'apice della carriera. Non avevo imparato ancora la lezione, non mi era bastato il fallimento del mio matrimonio e così ho continuato a commettere gli stessi errori, che però hanno contribuito a farti diventare quello che sei oggi".



AMARCORD. Nella lettera a Belen, Corona ripercorre tutta la loro storia d'amore, dal primo incontro in un locale di Riccione. "Tu eri appena arrivata in Italia - scrive - ed eri fidanzata con un giovane pierre, io ero sposato da più di tre anni ed ero innamorato. Non avrei dovuto notarti e invece sono stato tutta la sera a guardarti". "Era una storia improbabile - prosegue Corona riferendosi alla relazione con Belen - avevamo troppi problemi, io in particolare ne avevo tanti e grossi". Il re dei paparazzi parla anche delle sue tante fughe: "Quante notti d'inverno ho dormito fuori dalla porta di quella casa al freddo, sotto la pioggia, sdraiato sul tappetino, con te che continuavi a guardare dallo spioncino per controllare che fossi ancora lì". Un racconto che arriva fino alla fine della storia, segnata dalla perdita del figlio che Belen aspettava da Corona e dal successivo tentativo di rinsaldare un amore che andava spegnendosi. Poi l'incontro di Belen con Stefano De Martino, l'uomo che poi ha sposato e dal quale ha avuto un figlio. "Così - scrive Fabrizio Corona - dopo la prima naturale reazione di rabbia, per la prima volta dopo tre anni e mezzo non ti ho più rincorso, perché sapevo che quella luce che dicevi di cercare nei miei occhi non sarebbe più tornata".



AUTOCRITICA. Ma Corona, tra le tante missive, ne dedica una anche a se stesso. "Cercare di costruirti le ragioni - si scrive - per essere migliore. Usa questo tempo che hai a disposizione per cambiare, migliorare, per essere felice, per tornare finalmente a essere quello che sei veramente. Riprenditi te stesso!". Dalla scalata alla fama e alla ricchezza, fino alla caduta, ai processi e al carcere. Un libro, quello del paparazzo, che pare avere toni ben diversi da quelli spavaldi e tracotanti usati in passato.