Drogati e ubriachi
Incidenti in serie

FERMO - Cocaina, oppiacei, alcol. Una sequenza inquietante di incidenti causati dallo sballo, quelli rilevati negli ultimi tre giorni dai carabinieri del nucleo radiomobile di Fermo. Monte Urano, Campiglione, Porto Sant'Elpidio. Tre location differenti, come diverse sono state le dinamiche degli scontri avvenuti, accomunati però da un elemento: lo stato di alterazione degli automobilisti. Il primo caso ha riguardato un quarantenne di Montegiorgio, che si è schiantato a Monte Urano ed è risultato, alle analisi effettuate al pronto soccorso, sotto l'effetto di oppiacei. Nemmeno 24 ore ed è stata la volta di un fermano di 47 anni, che a Porto Sant'Elpidio ha provocato un altro incidente: i rilevamenti effettuati poco dopo hanno rivelato che aveva assunto cocaina. Tra i tre sinistri, il più grave è quello accaduto a Campiglione di Fermo ed ha interessato un giovane di appena 20 anni del luogo.Il ragazzo era ubriaco alla guida ed è finito da solo contro un albero. Un impatto violentissimo, che poteva provocare conseguenze ben più drammatiche. Nonostante la sua vettura si sia accartocciata dopo essere finita fuori strada, il ventenne è uscito miracolosamente vivo, anche se ha riportato lesioni serie, con un forte trauma cranico e fratture varie agli arti inferiori.

E' stata una casualità che l'imprudenza degli automobilisti sotto effetto di sostanze non abbia provocato danni gravi ad altre persone. Resta comunque allarmante l'escalation di casi in rapida successione, ad interessare sia la costa che l'entroterra. Episodi ravvicinati che rendono l'idea di quanto possa essere pericoloso, per l'incolumità propria e degli altri, mettersi alla guida in condizioni non idonee, dopo aver assunto sostanze o bevande capaci di limitare o azzerare la lucidità. Le forze dell'ordine promettono di tenere alta l'attenzione e rafforzare i controlli lungo le strade, in particolare durante le settimane centrali della stagione estiva, quando tra feste, eventi e periodo di vacanze è più probabile lasciarsi andare a qualche eccesso di troppo, che talvolta può rivelarsi fatale.