Lotta senza quartiere alle lucciole
I locatari delle case convocati in Comune

Lotta senza quartiere alle lucciole I locatari delle case convocati in Comune
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Giovedì 3 Luglio 2014, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 13:16
PORTO SANT'ELPIDIO - La battaglia contro la prostituzione non si ferma. Ora il sindaco convoca in Comune le famiglie che affittano alle lucciole. L’appello lanciato a fine marzo a mezzo stampa non era un’invenzione né un messaggio virtuale. Allora il sindaco di Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci aveva avviato a testa bassa la sua campagna contro la prostituzione, puntando su Facebook. Sul social network sarebbero stati scritti nomi e cognomi di chi affitta casa alle prostitute.

Ieri mattina il primo cittadino elpidiense è tornato online e ha scritto: “Dopo aver identificato i locatori e prima di rendere pubblici i nomi degli eventuali consenzienti, stanno partendo in queste ore lettere destinate ai proprietari di appartamenti nei quali abbiamo la certezza dimorino le prostitute. Capiremo subito se queste persone sono ignare o se sanno perfettamente cosa avviene nei loro locali”.

Il sindaco in questi tre mesi ha messo a confronto i fogli di via obbligatori emessi nei confronti delle prostitute e le multe inflitte loro da carabinieri e polizia per il mancato rispetto dei fogli di via o per esercizio del meretricio in strada. Vietato in base al regolamento di polizia urbana. Attraverso confronti incrociati delle dichiarazioni di residenza delle ragazze (evidenziate nelle sanzioni) Franchellucci oggi conosce la residenza delle prostitute e le generalità dei proprietari di appartamenti dati loro in affitto. Ieri mattina sono partite le convocazioni del sindaco dirette a queste persone. “Al fine di valutare le opportune iniziative da prendersi vi invito a un incontro per il giorno ... alle ore ... presso il mio ufficio” è scritto nelle missive.

Franchellucci su Facebook ringrazia “le decine e decine di persone che in questi tre mesi mi hanno fatto pervenire le loro segnalazioni sugli appartamenti e sui proprietari che si nascondono dietro lo sfruttamento di queste ragazze”, scrive. E ammette: “Si tratta di una lotta difficilissima, forse senza soluzione”. Infine lancia un avanti tutta e fa sapere “non ci arrendiamo e continuiamo a lottare”.

Il suo messaggio ha prodotto un considerevole numero di commenti e di like (mi piace) nella Rete. Qualcuno scrive al sindaco “grazie per il tuo assiduo e proficuo impegno” o “ripuliamo Porto Sant’Elpidio da questo schifo” e qualcun altro grida alla “caccia alle streghe”. Bocche cucite a Palazzo sul numero di lettere inviate. Quando Franchellucci aveva manifestato l’intento di rendere pubblici i nomi dei padroni delle case del sesso si era parlato di provocazione.

In pochi credevano alla sua intenzione reale di andare avanti su questa strada. In Italia non è reato prostituirsi né affittare casa alle lucciole, ma queste sono questioni da trattare negli incontri tra sindaco e diretti interessati. Franchellucci punta sull’etica, sul ravvedimento e la buona condotta. Vedremo in seguito gli sviluppi della vicenda. La battaglia contro la prostituzione è destinata a continuare.
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