Banca Marche, parla un commissario
"Deve essere un istituto regionale"

Banca Marche, parla un commissario "Deve essere un istituto regionale"
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Lunedì 7 Ottobre 2013, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 16:09
ANCONA - “Banca Marche deve proseguire su quella che la sua storia, per la quale era nata, cio una banca prettamente domestica: prendo i soldi dai miei risparmiatori con la sicurezza di ridarglieli, investendo gli stessi soldi sul territorio, a quelle aziende meritevoli per poter effettivamente creare un business, uno sviluppo economico del territorio”.



Così, in un’intervista trasmessa dal Tg Marche, Giuseppe Feliziani, uno dei due commissari nominati da Bankitalia per la gestione provvisoria di Banca Marche, appesantita da rettifiche di valore per circa 1.500 mln di euro, e alla ricerca di almeno 400 mln di euro per la ricapitalizzazione.



“Sono note a tutti le criticità della banca - ha continuato Feliziani -, è chiaro però che Banca Marche ha dei punti di forza sui quali stiamo lavorando per indirizzarla verso quello che potrà consentirne un rilancio di sviluppo”.



Il commissario, nominato dalla Vigilanza insieme a Federico Terrinoni, ha ricordato di aver “ridato immediatamente sostegno all’attività commerciale per la banca, non ultima ad esempio la riapertura del plafond per l’occupazione, che è una cosa molto importante. Abbiamo poi iniziato a capire delle criticità note quale potevamo attivare come cantiere per poter nel breve riportare la banca ad essere nella condizione di camminare su un processo virtuoso, soprattutto per quello che possono essere ridare i fondamentali di reddito e di patrimonio alla banca”.



“Abbiamo attenzionato i costi - ha continuato Feliziani - rafforzato la parte della organizzazione, chiamando i manager, facendoli partecipare a quelle che sono le discussioni su dove si deve andare, come si deve andare e con chi si deve andare ad affrontare un nuovo percorso. Questo però - ha sottolineato - non lo facciamo solo nell’interesse della banca e dei clienti. L'abbiamo fatto anche per creare i presupposti per una valutazione molto chiara a quelli che potranno essere i futuri investitori di questa banca”.



Il futuro di Banca Marche? Secondo Feliziani è “riportare la banca alla propria vocazione: Banca Marche deve trovare una vocazione sua, e deve ritrovare anche l’ingresso di nuovi soci futuri, i quali devono avere a cuore l’interesse di questa banca. Noi cercheremo di mettere nelle condizioni questi futuri potenziali nuovi soci, e nuovi investitori, di valorizzare tutti i punti di forza che questa banca comunque ha”.
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