Yara, il dna del 22enne di Montebelluna
fra quelli dei dieci sospettati dell'omicidio

Yara Gambirasio e Mohamed Fikri
Yara Gambirasio e Mohamed Fikri
di Giuliano Pavan
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Mercoledì 2 Marzo 2011, 04:01 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:01
TREVISO - Tra i dieci profili biologici in mano agli inquirenti c' anche il dna di Mohamed Fikri, il 22enne marocchino di Montebelluna rimasto per due giorni in carcere con l’accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio. E i riscontri che verranno effettuati nei prossimi giorni dagli esperti, che confronteranno i profili genetici dei sospettati con le tracce ematiche rinvenute in seguito all'autopsia sul corpo della giovane ginnasta di Brembate (Bergamo), potrebbero scagionare definitivamente il marocchino e mettere la parola fine al suo coinvolgimento in questo caso.



Ne è sicuro il suo legale, l'avvocato Alessandra Nava, che afferma come le ipotesi d'innocenza paventate fin dall'inizio, a fronte delle notizie che arrivano dalla procura di Bergamo, siano più che mai avvalorate dai fatti. Anche se Mohamed Fikri risulta ancora indagato per omicidio volontario aggravato, e si trova in Marocco dallo scorso Natale, la sua posizione pare non essere già stata archiviata soltanto perchè gli inquirenti aspettano di mettere le mani sull'autore, o gli autori, del delitto.



«Fikri è partito per il Marocco in tempi non sospetti e dovrebbe rientrare in Italia in questi giorni - afferma l'avvocato Nava -. Al momento la procura di Bergamo non ha inviato alcuna richiesta specifica e, anche se formalmente è ancora indagato, mi sembra che la sua situazione si sia ulteriormente chiarita. È probabile -continua il legale - che possa venire riascoltato dagli investigatori, anche se non mi risulta ci sia un'attività investigativa nei suoi confronti, ed è altrettanto probabile che il suo dna venga comparato con le tracce ematiche in mano agli inquirenti. Ma se dovessimo rimanere nei termini in cui si parla questi giorni, ovvero che si stanno cercando persone della zona e con precedenti specifici - conclude l'avvocato Nava - allora Fikri non dovrebbe nemmeno essere tra i sospettati perchè non è della zona e non ha precedenti di alcun tipo, men che meno specifici. Credo che la posizione di Fikri non verrà comunque archiviata prima che venga preso il vero colpevole».



Oltre alla traduzione sbagliata della telefonata fatta da Mohamed Fikri (tradotta come «Dio mi perdoni» quando in realtà diceva «Dio mi assista»), a fornire un alibi di ferro al 22enne marocchino era stato il suo datore di lavoro, che aveva affermato come il giovane si trovasse con lui al momento della scomparsa di Yara Gambirasio e anche nei momenti successivi. Una versione che aveva fatto uscire dal carcere Fikri senza alcuna misura cautelare a cui sottostare. Restano però i fantasmi di Yara, tra cui un supersospettato che sarebbe uno dei 500 testimoni ascoltati dal 26 novembre scorso: forse è stato lui a sferrare quei sei fendenti sul corpo della 13enne, ad abbandonarne il corpo a Chignolo d'Isola, a 9 chilometri da Brembate, e a non lasciare tracce evidenti sul luogo del ritrovamento. E sembra proprio che con il delitto Mohamed Fikri non c'entri proprio nulla.





Nel Gazzettino in edicola altri servizi sull'omicidio di Yara e sul caso del marocchino di Montebelluna
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