Pestaggio a Monti, gravi e stazionarie
le condizioni del musicista picchiato

La Polizia davanti al luogo del pestaggio
La Polizia davanti al luogo del pestaggio
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Giovedì 30 Giugno 2011, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 17:35
ROMA - Sono gravi ma stazionarie le condizioni di salute del musicista aggredito e picchiato nel Rione Monti la notte tra sabato e domenica. La procura di Roma intanto ha chiesto al gip la convalida dei fermi (e la contestuale emissione di ordinanze di custodia cautelare in carcere) per Cristian Perozzi e Carmine D’Alise, entrambi di 21 anni, accusati di aver fatto parte del gruppo che ha selvaggiamente aggredito Alberto Bonanni. L’iniziativa è del pm Roberto Felici. Domani ci dovrebbe essere a Regina Coeli, l’udienza di convalida nel corso della quale saranno interrogati i due giovani. Questi sono stati riconosciuti da alcuni testimoni, frequentatori abituali della movida di Monti, grazie ad alcune foto postate sulle pagine dei loro profili Facebook. Ma all’appello mancano almeno altre due persone protagoniste del pestaggio. Non si fermano un istante le ricerche dell'altra parte del branco ha massacrato di botte il musicista. «Siamo partiti all’attacco perché ci siamo sentiti minacciati, abbiamo dato due cazzotti, e che sarà mai». avrebbero detto i due fermati alla polizia.



Bonanni è ricoverato nell’ospedale San Giovanni in condizioni gravissime. Il musicista è ricoverato nel reparto di rianimazione in stato di coma profondo.



Abitante di Monti: la lite per colpa mia. «Se mi facevo gli affari miei non scendevo... forse tutto questo non sarebbe successo». Massimiliano, il pittore quarantacinquenne del Rione Monti che sabato notte ha litigato con un gruppo di ragazzi, tra cui Alberto Bonanni, il musicista aggredito e pestato, è «distrutto» e «non ho voglia di parlare». A riferirlo suo zio, Pietro Stecchiotti, conosciuto ai tanti come il «macellaio del Quirinale». «Sono cose brutte queste - ha aggiunto il proprietario della storica macelleria in via Panisperna - Massimiliano ha ora questo rimorso. Anche perchè conosce i ragazzi che hanno aggredito il giovane: sono figli dei suoi amici».



Sulla dinamica dell’accaduto Massimiliano ha raccontato allo zio che dopo essersi affacciato per dire al gruppetto dei giovani di abbassare la voce, è stato insultato. Sono state anche lanciate delle bottiglie verso il palazzo. A quel punto il pittore ha deciso di scendere giù: un breve litigio e poi di nuovo a casa. Dell’aggressione Massimiliano non ha visto niente, «anche perchè è successo tutto all’angolo con via dei Serpenti».



Pd: il ministro Maroni cosa intende fare? «Chiediamo al Ministro Maroni di sapere cosa pensa di fare il Governo per rafforzare quelle azioni di prevenzione e di controllo del territorio che nella Capitale sembrano essersi indeboliti». La richiesta è contenuta in un’interrogazione presentata da un gruppo di deputati del Pd: Ileana Argentin, Michele Meta, Jean Leonard Touadi, Roberto Morassut e Rosa Calipari.



«Le strade di Roma - sostengono Meta e Argentin - sono da tempo scenario di omicidi e di violenze brutali, che si susseguono con cadenza allarmante nonostante le promesse e le iniziative annunciate dalla giunta Alemanno. Sono stati spesi dal Campidoglio milioni di euro per mettere in piedi la Centrale unica per la Sicurezza ma permangono deficit di coordinamento tra forze dell’ordine e polizia municipale, oltre a veri e propri ritardi nelle informazioni che devono essere date con obiettività, trasparenza e completezza ai cittadini.



«Basti pensare allo stupro di massa avvenuto a Pineta Sacchetti e reso noto solamente a mesi di distanza o al recente episodio del pestaggio mortale di Monti dove l’opinione pubblica è stata tenuta all’oscuro per quattro giorni. Si tratta di episodi che sorprendono per la brutale violenza e per l’età degli arrestati, tutti giovanissimi. È alquanto anomalo, e per certi versi grave, che siano tenuti all’oscuro i cittadini di simili fatti di cronaca. Poichè crediamo che il livello di guardia sia stato abbondantemente superato a Roma - concludono Meta e Argentin - chiediamo al Ministro Maroni di spiegare in Parlamento cosa pensa di fare per mettere a punto nuove forme di controllo e prevenzione sulla sicurezza visto che, a quanto sembra, gli ultimi episodi di cronaca dimostrano un approccio che fa acqua da tutte le parti».



Pedica: saluto fascista su profilo Facebook di Perozzi. «Guardando le foto che impazzano sul web degli autori della brutale aggressione nel quartiere Monti, è evidente la loro collocazione politica: il saluto romano che fanno nelle foto in cui sono ritratti, parla chiaro». Lo afferma, in una nota, il senatore dell’Italia dei Valori, Stefano Pedica. «Roma è sempre più teatro di gesti di estrema violenza, verbale e fisica. Ci dicono che i crimini sono in calo, ma lasciando i dati e le statistiche privi di senso, la verità inconfutabile è che il clima xenobofo, omofobo ed intollerante sta attecchendo sul tessuto urbano e non fa che aumentare», continua Pedica.



Alemanno: basta polemiche sterili. Per l’uomo che in campagna elettorale aveva fatto della sicurezza uno dei cavalli di battaglia, proprio i recenti fatti di cronaca nera creano imbarazzo. Il sindaco Gianni Alemanno ora chiede di abbassare i toni e di evitare polemiche sterili. «Stiamo lavorando al nuovo Patto per Roma Sicura ma sono convinto che non si possa strumentalizzare un episodio gravissimo per farne un teorema politico: è una politica di bassissimo profilo che enfatizza una situazione, quella della movida, che tutti conosciamo e fronteggiando da molto tempo - ha detto Alemanno -. Non bisogna abbassare la guardia perchè episodi orribili come quello che è avvenuto a Monti si possono ripetere», ma soprattutto bisogna avere «un atteggiamento più responsabile e trovare tutte le misure anche di carattere culturale perchè non avvengano più evitando di fare polemiche sterili che lasciano il tempo che trovano. Quando facciamo le ordinanze veniamo accusati di fare un coprifuoco, quando poi avvengono fatti di questo genere si dice che non facciamo abbastanza».



Cardinale Vallini: a Roma «si ripetono con troppa frequenza casi di violenza gratuita che rappresentano il segnale di un disagio diffuso». È quanto dichiara il vicario di Roma, cardinale Agostino Vallini, sulla vicenda il musicista Alberto Bonanni. «Di fronte alla vile aggressione perpetrata nella notte di sabato scorso - afferma in una nota il cardinale Vallini - esprimo profondo dolore e vivo sconcerto per quanto accaduto. Si ripetono nella nostra città con troppa frequenza casi di violenza gratuita che rappresentano il segnale di un disagio diffuso e interrogano tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Roma, che per secoli è stata e vuole continuare a essere faro di civiltà. La comunità ecclesiale è impegnata a cooperare con tutte le realtà educative, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola, perchè si intensifichi a favore delle nuove generazioni la trasmissione dei valori di legalità, accoglienza, rispetto della diversità e fraternità, e sia respinta ogni forma di violenza e intolleranza che nega la dignità dell’uomo».
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