Manovra, stretta su assenze degli statali
No aumento Iva, c'è “qualcosina” sui Suv

Giulio Tremonti
Giulio Tremonti
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Giovedì 30 Giugno 2011, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:14
ROMA - Il consiglio dei ministri ha varato dopo un pomeriggio di lavoro la manovra finanziaria. Via libera del Consiglio dei Ministri alla legge delega per la riforma fiscale. Tra i provvedimenti una stretta sulle assenze degli statali, l'aumento graduale dell'Iva, mentre per la pensione delle donne l'et salir di un mese solo a partire dal 2020. Tra le novità nuove imposte per le operazioni finanziarie. Niente rincaro dei contributi per i collaboratori e per le donne l'età della pensione sale dal 2020. Anche per l'aumento dell'Iva c'è tempo: le aliquote all'11% e al 21% sarebbero nel ddl delega per la riforma e non nel decreto manovra. Invece entra in manovra una mini-sanatoria per le liti fiscali di importo inferiore ai 20mila euro. Intervistato dal Financial Times, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti smentisce che la versione che sarà approvata oggi sia stata "annacquata" rispetto alla originaria.



La manovra che avrà un impatto complessivo da 47 miliardi. Per l'anno in corso - riferiscono fonti - l'impatto sarà di 1,5 miliardi; nel 2012 sarà di 5,5 miliardi. Poi l'intervento più corposo di 20 miliardi sia sul 2013, sia sul 2014



Berlusconi: decreto legge condiviso. «La Manovra è stata preparata e costruita con tutti ministri e le loro strutture. Da Tremonti c’è stato il difficile lavoro di collegamento tra tutti ed è stato personalmente a confronto con i membri del governo e i suoi uomini hanno collaborato con altri ministeri ed oggi arrivato un testo condiviso». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.



Ci sarà voto di fiducia. «Ringrazio ancora tutti i ministri - ha detto Berlusconi - Crediamo che quelle della manovra siano misure ponderate. Poi ci sarà l’esame del Parlamento che discuterà. Ma alla fine credo ci sarà un voto di fiducia. Anche perchè ci saranno moltissimi emendamenti che perseguono singoli interessi».



«Niente mani in tasca agli italiani ma qualche cosina è stata attuata, ma di pochissimo conto». Il presidente si riferisce al cosiddetto superbollo sui Suv e sulle auto di grande cilindrata. Nel corso della campagna elettorale, ricorda, «si era detto, una delle imposte da eliminare è il bollo auto, non è che è aumentato, ma per le grandi auto, quelle con cilindrata molto elevata, ci sembrava logico, visto che il possesso testimonia una grande capacità di spesa». Si tratta peraltro di una misura che va «paragonando i bolli italiani a quello che c'è negli altri Paesi».



Un superbollo per le automobili con oltre 225 kw. La norma, secondo quanto si apprende, sarebbe stata inserita all'interno della manovra finanziaria e andrebbe a sostituire quella inizialmente prevista per le auto oltre i 170 kw. Nella fascia del superbollo sono previsti pochissimi Suv ma tutte le Ferrari e le Lamborghini (ad esempio) e solo il top di gamma di marche importanti come Mercedes, Bmw e Audi ma nessuna Alfa Romeo o Fiat. Tra le auto tassate anche l'Audi A8 LV8 da 273 kw di Silvio Berlusconi.



Boccia (Pd): è finanza dei furbetti. «Berlusconi e Tremonti non riescono più a fare la manovra economica in nove minuti e mezzo, un record di cui si sono spesso vantati. L’allungamento dei tempi della discussione all’interno del Consiglio dei ministri, tuttavia, non è di per se un buon segnale per il Paese. Ci pare dalle anticipazioni che le misure sono di due tipi: quelle che entreranno in vigore subito, cioè tagli alla spesa e stangate. Per ora di sicuro c’è solo che siamo passati dalla finanza creativa alla finanza dei furbetti», lo ha detto Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera.



Tremonti: testo equilibrato. «Avremmo potuto inviare a ottobre il testo, ma come sempre è tradizione di questo governo l’abbiamo fatta prima dell’estate. Nel 2008 abbiamo fatto una manovra evitando di metterci a saldi aperti, chiudiamo prima estate con una manovra triennale equilibrata nella composizione distribuzione e nel profilo temporale». Lo afferma il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi. «Il pareggio di bilancio non è solo un obiettivo economico. E soprattutto un obiettivo politico e quindi civile, etico e morale».



Bersani: è bomba a orologeria. «Io mi sono fatto un'idea: sono arrivati là impreparati», ha detto il leader del Pd, Pier Luigi Bersani. Per Bersani il provvedimento «lascia sul periodo 2013-2014 un buco, un punto interrogativo, che è una bomba a orologeria». Secondo il segretario del Pd tutto ciò si trasformerà «in tagli su sociale. Per tre anni non hanno affrontato il problema. Va bene la responsabilità, perché sappiamo cosa vuol dire dover raddrizzare la barca, ma che non ci dicano “mangiate questa minestra o saltate la finestra” perché noi questa minestra non la mangiamo». Per Bersani si tratta di una «manovra depressiva e di tagli che abbassa la crescita e lascia l'Italia con il cappio al collo».



Per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini il provvedimento «è una sconfitta annunciata che scarica sul futuro governo gli oneri di una manovra che rassicuri i mercati. È una manovra profondamente sleale e anche stupida. Ma i mercati non sono stupidi. È una manovra che alzerà le tasse. Ed è anche una manovra elettorale. C'è un governo che dopo 3 anni sostanzialmente non ha fatto nulla e il problema è che continua a non fare nulla. Però c'è l'impatto dei mercati e quindi hanno costruito una manovra per spalmare sul futuro quello che sarà il principale onere di questa stessa manovra».



I tagli e le novità della manovra. Il concorso «delle regioni a statuto speciale, delle regioni a statuto ordinario, delle province e dei comuni» è quantificabile in «complessivi 3.200 milioni di euro nell'anno 2013, e 6.500 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014», si legge in una nuova bozza della manovra.



Stretta sulle assenze dei dipendenti pubblici. Con le nuove disposizioni contenute nella bozza della manovra, la visiti fiscale per assenza per malattia arriverà «sin dal primo giorno, quando l'assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative». In precedenza, il controllo poteva essere disposto «nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative» dell'amministrazione.



Decurtato un altro 10 per cento al finanziamento pubblico dei partiti.



Nessun taglio manovra alle risorse per il sostegno nelle scuole. Lo ribadisce il ministero dell’Istruzione, di cui è titolare Mariastella Gelmini, in cui precisa fra l’altro che «resta il tetto di 20 alunni nelle classi con disabili». Ci sarà «più rigore nella certificazione della disabilità da parte delle Asl. Verrà inserito un membro dell’Inps nelle commissioni per la certificazione. In passato si sono definite disabilità in maniera disinvolta e non corretta».



Sull’Ice «c’è un grande lavoro da fare» e l’obiettivo è «formare presso ogni ambasciata “casa Italia”. Si tratta di un grande lavoro da fare con l’obiettivo finale positivo: dei 14 uffici in Italia li portiamo a essere due Roma e Milano con una riduzione di personale di circa 200 persone e tutta la forza sarà usata per la penetrazione e supporto dei prodotti stranieri».



Nella manovra appena varata dal Cdm c’è l’Election day, cioè l’accorpamento tra le elezioni politiche o amministrative in un’unica giornata, «tranne i referendum che per costituzione vanno fatti in modo separato». La conferma arriva dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.



Nelle stazioni di servizio dei carburanti si potranno vendere alimenti, bevande, quotidiani, periodici e sigarette. Il testo prevede che sia «sempre consentito» negli impianti «l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande», «l’attività di un punto vendita non esclusivo di quotidiani e periodici» e «la rivendita di generi di monopolio».



Sale, con tempi e modalità soft, l'età pensionistica delle donne nel settore privato. A partire dal 2020, ci vorrà un mese di più, cioè 60 anni e un mese, per andare in pensione: è quanto si legge nella bozza della manovra, che spiega come i requisiti anagrafici verranno poi aumentati di due mesi a partire dal primo gennaio 2021, per poi proseguire in modo progressivo fino all'ultimo scaglione, fissato al primo gennaio 2032.



Nessun taglio dal 2013 agli enti locali "virtuosi", ovvero quelli che rispetteranno la nuova serie di parametri, fissata nella bozza della manovra finanziaria. Si va dal rispetto del Patto di stabilità interno nel triennio precedente, alla partecipazione all'azione di contrasto all'evasione fiscale, dal livello di spesa per le auto blu fino al numero di sedi di rappresentanza.



Arriva poi la possibilità di destinare il 5 X mille alla cultura. Secondo quanto si apprende da ambienti ministeriali a partire dal prossimo anno e quindi per la dichiarazione che si farà nel 2012 a proposito dei redditi 2011 i cittadini italiani potranno destinare il 5 X mille ai soggetti annessi al reparto. In particolare il testo prevede l'introduzione di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali tra le finalità della destinazione del 5 X mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.



Nelle città turistiche oraro liberi per i negozi. Nei comuni di interesse turistico e nelle città d’arte gli esercizi commerciali non saranno più tenuti a rispettare gli orari di apertura e chiusura, la chiusura domenicale e festiva e la mezza giornata di chiusura infrasettimanale.



Fermo pesca di 45 giorni per il ripascimento dei mari. Previsto un fondo per la pulizia di spiagge e fondali.



Trasformazione dell’Unire in una agenzia per lo sviluppo del sistema ippico. Una misura che intende dare anche una risposta sul fronte della riduzione dei costi.



Processo civile più efficiente. «Con la manovra finanziaria approvata viene completato il quadro delle riforme per l’efficienza del processo civile intrapreso dall’inizio di questa legislatura, e vengono adottate misure specifiche per la riduzione del contenzioso pendente». È quanto dice il Ministro della giustizia Angelino Alfano, ribadendo che «l’efficienza della giustizia civile costituisce una fondamentale leva di sviluppo economico, indispensabile per garantire la competitività».



Per le attività commerciali al minuto arriva la «fattura Iva semplificata», che può essere emessa «mediante gli apparecchi misuratori fiscali». Da quanto si evince si tratterebbe di una specie di scontrino parlante.



Riguarderebbero quasi un milione di aziende agricole - 980.000 - in crisi o indebitate, gli interventi a favore dell'indebitamento delle imprese previsti dalla manovra. Di queste, 700.000 sono nel Mezzogiorno. Il meccanismo dell'intervento, riconducibile al ministro delle Politiche agricole Saverio Romano, dovrebbe favorire la transazione dei debiti fiscali e contributivi delle aziende in diffcoltà.



È confermata per l'anno 2012 «una tassazione agevolata del reddito dei lavoratori» collegato «a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa». È quanto prevede l'ultima bozza della Manovra, specificando che il «Governo, sentite le parti sociali, provvede entro il 31 dicembre 2011 alla determinazione del sostegno fiscale e contributivo» in questione, «nei limiti delle risorse stanziate con la legge di stabilità».



Nessun taglio dalla manovra per il ministero dei Beni culturali. A quanto si apprende da fonti ministeriali il Mibac è stato formalmente escluso sia dal taglio dei residui passivi sia da qualsiasi ipotesi di rimodulazione futura delle risorse. Nessun taglio quindi per beni culturali né spettacolo né istituzioni culturali.



Le Regioni: a rischio i servizi fondamentali. La manovra che il governo si appresta a varare «fa scelte gravi che possono porre a rischio servizi pubblici fondamentali in settori come il trasporto pubblico locale e la sanità - denuncia il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani - occorre superare la logica dei tagli lineari che stanno soffocando i trasporti pubblici locali, il servizio sanitario, la scuola, la formazione e il welfare. Avevamo chiesto al Governo un confronto preventivo sulle scelte di politica economica che impattano sui territori, come prevede del resto la legge di contabilità pubblica. Così non è stato, il Governo sceglie di procedere unilateralmente e l'incontro con le Regioni avverrà solo la prossima settimana. Servono misure per incentivare lo sviluppo e la crescita, snellimenti procedurali veri, ma soprattutto serve la volontà reale di dar vita ad una leale collaborazione istituzionale».



Errani avverte: «Se quanto abbiamo letto in questi giorni sui giornali dovesse corrispondere al vero e se i tagli dovessero davvero essere della entità prospettata, ho l'impressione che si stia di fatto togliendo ogni prospettiva di reale applicazione al federalismo fiscale avviato con la Legge 42 del 2009». Quanto alla ventilata ipotesi di reintrodurre ticket sanitari, «abbiamo manifestato la nostra contrarietà e già in passato abbiamo dato dimostrazione che i ticket non producono un contenimento della spesa sanitaria, ma comportano esclusivamente lo spostamento della stessa verso la sanità privata».
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