Castelli in pressing su Bellini
"Dica cosa vuole fare sullo stadio"

Castelli in pressing su Bellini "Dica cosa vuole fare sullo stadio"
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Martedì 28 Ottobre 2014, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 06:45
ASCOLI - Tra il sindaco Guido Castelli e il presidente dell’Ascoli Picchio Francesco Bellini è cominciata una partita a scacchi sul futuro dello stadio comunale Del Duca. L’industriale farmaceutico italo-canadese che ha rilevato la società bianconera a febbraio scorso è tornato a sollecitare il primo cittadino ascolano sull’opportunità di riqualificare il prima possibile l’impianto sportivo comunale che risale a più di quaranta anni fa paventando in futuro la possibilità di realizzare uno stadio assieme alla Sambenedettese.

E la replica del sindaco Castelli non si è fatta attendere.

“Nel confermare al presidente bellini e agli altri soci dell'Ascoli Picchio fiducia e gratitudine preciso - dice Castelli - rispetto alla questione dello stadio, che il Comune di Ascoli ha già previsto il finanziamento necessario alla ristrutturazione della curva Sud Rozzi così come da impegni assunti nei mesi scorsi”.

“È ovvio - prosegue il sindaco - che la realizzazione di simili lavori - in assenza di altre e diverse progettualità - impedirebbe qualsiasi altra ipotesi di ammodernamento dello stadio comunale Del Duca diversa dalla mera demolizione e ricostruzione della curva Sud Rozzi. Per questo motivo ritengo utile e doveroso - prima dell'avvio dei lavori - procedere ad un confronto con la società per valutare le più opportune modalità di intervento. Detto questo e ricordato come negli ultimi mesi il comune ha affrontato spese per circa 150.000 euro proprio per garantire la necessaria funzionalità dell'impianto (bagni, tornelli, nuova numerazione, impianti elettrici, rigenerazione manto erboso ecc), confermo la mia personale (e vorrei dire ovvia) contrarietà rispetto a qualsiasi ipotesi di stadio unico da destinare promiscuamente all' Ascoli Picchio ed alla Sambenedettese. Non mi sembra una buona idea e in questo senso ho definito una "toppata" detta ipotesi”. Un’ipotesi a dirla tutta non inedita che proprio il predecessore di Bellini, Roberto Benigni, aveva sollevato per poi riporre nel cassetto dopo la reazione negativa dei tifosi bianconeri.



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