Badante scomparsa
Spunta un altro uomo

Badante scomparsa Spunta un altro uomo
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Mercoledì 29 Ottobre 2014, 20:11 - Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 11:14
ASCOLI - “Ho sempre dichiarato che all'inizio del ponte ho visto un uomo, non una donna, e molto agitato che veniva verso la mia macchina con fare minaccioso". A sostenerlo è l'unico indagato per la morte di Jadwiga Stanczyc, la badante polacca nota in Italia con il nome di Maria, di cui non si hanno più notizie dal dicembre dello scorso anno. Il cinquantottenne ascolano, iscritto dagli inquirenti sul registro degli indagati perché ritenuto il presunto investitore della badante polacca, dopo i risultati degli esami di laboratori effettuati dalla polizia scientifica su undici reperti di materiale biologico - tra cui due capelli e alcune tracce di sangue - prelevate dall’auto dell'indagato, ha deciso di scrivere alla nostra redazione e raccontare la sua verità. Nella mail, infatti, il cinquantottenne si dice sicuro di aver visto un uomo che sul ponte di San Filippo, luogo dove sarebbe avvenuto l'incidente, con fare concitato si dirigeva nella direzione opposta alla sua. Tanto che l'indagato che era alla guida della propria autovettura aveva dato l'impressione di essere molto agitato oppure arrabbiato e ha anche specificato di essere sicuro che si trattasse di una persona di sesso maschile perché in quel punto la visibilità era migliore in quanto c'erano le luci delle case vicine. Va detto che quello della visibilità può rappresentare un nodo cruciale all'indagine in quanto il giorno che della donna si sono perse le tracce su tutto l'ascolano si stava abbattendo una perturbazione che di lì a qualche ora avrebbe causato frane, allagamenti e l'ingrossamento dei corsi d’acqua. Nel messaggio inviato in redazione, poi, il cinquantottenne ascolano si chiede se siano state visionate bene le immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate sia su via Napoli che nel locale in cui lui in compagnia di alcuni amici aveva trascorso la serata. Le registrazione, secondo quanto sostenuto da lo stesso indagato, dimostrerebbero solo che avrebbe girato per via di San Filippo ma non che avrebbe poi svoltato sul ponte in direzione di Monticelli. Il fatto che fosse transitato per il ponte sarebbe a conoscenza degli investigatori solo a seguito delle dichiarazioni da lui rilasciate spontaneamente. Ma, a suo dire, ci sarebbe anche un altro elemento che dimostrerebbe la sua estraneità al fatto, ovvero i vestiti che indossava quella sera. L'uomo infatti tiene ad evidenziare che dalle immagini del locale dove aveva trascorso la nottata si evincerebbe che i vestiti indossati quella sera erano gli stessi che portava quando è stato fermato dalla Polizia. Un particolare che risulterebbe incompatibile con l'accusa di occultamento di cadavere.



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