Brunella: "Non sono la madre del mostro
ma una nonna che ha perso la nipotina"

Luca Giustini, la moglie Sara e la piccola Alessia
Luca Giustini, la moglie Sara e la piccola Alessia
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Lunedì 18 Agosto 2014, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 11:06

ANCONA - "Non sono la madre del mostro, ma una nonna che ha perso la nipotina". Parole dure quelle di Brunella Michelini, la mamma di Luca Giustini.

Luca, il ferroviere di 34 anni arrestato per avere ucciso a coltellate la figlioletta Alessia di 18 mesi, "stava male da tempo, era depresso e piangeva", racconta Brunella Michelini che ha incontrato il figlio ieri mattina, poche ore prima della tragedia. "Era come se fosse venuto a dirmi addio, abbiamo pregato insieme. Gli ho detto 'Luca, che hai? Devi farti vedere da un dottore'. Avevo paura che potesse tentare il suicidio, mai avrei immaginato cosa sarebbe successo".

La donna, chiusa nel suo appartamento di Collemarino in via Patrizi, la stessa strada in cui abita il figlio, fa capire che alla base del malessere del trentaquattrenne, ora ricoverato in stato catatonico al reparto psichiatrico dell'ospedale di Torrette di Ancona, ci potrebbero essere anche dissapori familiari, "anche se quello che è successo non è giustificabile". "Qualche giorno fa si era sfogato con un amico, che lo aveva visto molto depresso - dice la madre - e che aveva provato a risollevarlo, ricordandogli che aveva una bella famiglia, un lavoro. 'Mi manca l'amore' aveva risposto lui, spiegando che non ce la faceva più a stare a casa.

L'amico ha suggerito la separazione, 'non posso' era stata la replica".

Quando ha sentito le urla in strada ieri pomeriggio anche Brunella Michelini è scesa, "ma sono stata scacciata dai parenti di Sara, la moglie. Mi hanno detto che ero 'la madre del mostro', come se non fossi anche io una persona che ha sofferto la perdita di una nipote. E sono dovuta tornare a casa sotto scorta dei carabinieri». Ora la donna attende di potere vedere il figlio ("non mi hanno neanche fatto entrare in reparto") o di avere notizie dall'avvocato Nicoletta Pelinga, che incontrerà domani il suo assistito. Desidera soprattutto incontrare l'altra nipote, di 4 anni e mezzo, ma la tragedia sembra avere scavato tra le due famiglie un solco invalicabile.

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