Massaggi a luci rosse, tremano i clienti
Uno sorpreso durante il blitz

Massaggi a luci rosse, tremano i clienti Uno sorpreso durante il blitz
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Domenica 9 Novembre 2014, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 06:32
SENIGALLIA - Un massaggio nelle parti intime del cliente sarebbe stata per la polizia l'inequivocabile prova del servizio extra offerto nel centro benessere di viale IV Novembre, sotto la galleria del SenbHotel. Il titolare, rimesso subito in libertà dal giudice, probabilmente era a conoscenza del fatto che all'interno della stanza la sua dipendente, una 33enne cinese, stava fornendo un servizio che andava oltre le normali prestazioni. Al momento solo sospetti ma le indagini proseguono. I massaggi vanno da un minimo di 20 euro ad un massimo di 90 euro, a seconda della durata e del pacchetto richiesto. Solitamente i tariffari sono molto simili anche nei prezzi tra i vari centri cinesi. Massaggio su lettino più trattamento in vasca fa poi lievitare il prezzo. Il costo dell'extra, chiamato nell'ambiente "massaggio romantico" ammonta a 50 euro ma può essere suscettibile di sconti oppure di maggiorazioni. Il "massaggio romantico" prevede come inizio proprio la scena che la polizia ha notato facendo irruzione nella stanza ma può proseguire anche oltre in base alle esigenze del cliente. Dentro la struttura c'erano due clienti, ma uno in particolare sembra aver chiesto più di quanto previsto dalla prestazioni canoniche. Il titolare, Z.B.B. 39enne cinese, ha implorato venerdì sera, intorno alle 19.30, la polizia di non entrare nella stanza. Il cliente aveva chiesto il massimo della privacy e lui doveva garantirla. Li ha davvero supplicati ma il controllo è proseguito lo stesso. Aprendo la porta all'improvviso gli agenti hanno visto la ragazza che armeggiava in prossimità dei genitali e che, saltata con uno scatto, ha subito tolto le mani. Un dettaglio sul corpo del cliente non ha lasciato dubbi però sul fatto che la massaggiatrice stesse effettuando una prestazione proprio nelle parti intime. Un servizio che viene pubblicizzato negli annunci online, come una foto più che eloquente descrive, ma che rientra nella sfera del meretricio. Per il titolare il reato contestato dalla polizia è sfruttamento della prostituzione ma il giudice lo ha invece rimesso subito in libertà anche se le indagini a suo carico proseguono. Sabato mattina è stata la polizia ad accompagnare il 39enne al pronto soccorso avendo lamentato un malore. L'uomo, che sarebbe dovuto comparire davanti al giudice presso il Tribunale di Ancona, era probabilmente solo agitato per l'accaduto. Ad insospettire gli inquirenti, prima del blitz, anche il fatto che dal 1° novembre l'attività sarebbe dovuta cessare come comunicato dallo stesso titolare ma il 7 novembre era ancora regolarmente aperta.



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