Nepal, Gigliola uccisa dalla valanga
Si è salvato l'altro marchigiano

Gigliola Mancinelli in un fermo immagine dal Tgr Marche
Gigliola Mancinelli in un fermo immagine dal Tgr Marche
3 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Aprile 2015, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 10:01

ROMA - Sono morti due dei quattro speleologi travolti da una valanga dopo il terribile terremoto in Nepal.

Sono Gigliola Mancinelli, 50 anni, medico rianimatore in servizio al Cardiologico Lancisi e il trentino Oskar Piazza. Si sono salvati invece l'altro marchigiano Giuseppe Antonini e il genovese Giovanni “Nanni” Pizzorni, 52 anni, esperto torrentista.

A dare la notizia della morte di Piazza, la compagna, Luisa Zappini, responsabile della centrale unica di emergenza in Trentino. "Vado a prendermelo - dice all'Ansa -.

Sembra impossibile a tutti".

Luisa Zappini aveva ricevuto già intorno a mezzogiorno una chiamata dal satellitare che i quattro speleologi stavano usando. Non era però riuscita a capire, perchè le aveva parlato una donna straniera, forse del posto. Un'altra chiamata, di un italiano sopravvissuto, le ha portato invece la notizia della morte di Oskar Piazza. Membro del Soccorso alpino del Trentino, speleologo della Scuola nazionale tecnici, è anche vicedirettore della Scuola nazionale forre.

«Cordoglio e forte commozione» vengono espressi dal presidente del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Giorgio Baldracco, per la morte di Gigliola Mancinelli e Oskar Piazza, due membri del Cnsas impegnati in un'autonoma spedizione esplorativa di alcune forre nella zona di Langtang, a 30 chilometri di Kathmandu, in Nepal. Oskar Piazza, trentino, era membro e istruttore della Scuola nazionale tecnici alpini del Cnsas, mentre Gigliola Mancinelli, marchigiana, medico anestesista, era istruttrice nazionale della Scuola Medici del Centro.

Il paese di Langtang, informa Baldracco, è stato colpito da una grande valanga, che ha provocato anche il ferimento di Nanni Pizzorni, un altro speleologo del Cnsas, ligure. Illeso Giuseppe Antonini, il quarto membro della spedizione, direttore della Scuola Nazionale Forre. La notizia della tragedia, aggiunge, «è arrivata a più di 24 ore dal terremoto tramite telefono satellitare, dopo numerosi tentativi di mettersi in contatto con il gruppo italiano, tentativi andati a vuoto per le attuali forti difficoltà di comunicare con il Nepal».

© RIPRODUZIONE RISERVATA