Ad accorgersene sono stati alcuni familiari. Il magistrato del tribunale di Ancona, residente in via Colombo, era già stato vittima, in passato, di minacce ed atti vandalici.
Il 20 novembre del 2011 la sua auto venne data alle fiamme assieme a quella del maresciallo dei carabinieri Spartaco De Cicco. Il giorno seguente, il 21, un uomo si introdusse nel cortile del giudice, all’epoca dei fatti in servizio presso il Tribunale di Teramo.
Un sit-in di colleghi ed un fiaccolata vollero dimostrare vicinanza e solidarietà al magistrato che, prima dell’attentato, si era occupata di tanti casi di cronaca tra i quali anche il delitto di Antonio De Meo.
Il grosso coltello da cucina rinvenuto davanti al cancello dell’abitazione che la donna divide con i famigliari potrebbe essere un gesto dimostrativo, ma anche una casualità. Sulla vicenda, in ogni caso, stanno indagando i carabinieri della stazione di Martinsicuro. Si cerca di capire se, di recente, il magistrato abbia ricevuto altre minacce o pressioni.
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