Sparare ai rom, Astolfi replica
"Una battuta, non mi dimetto"

Sparare ai rom, Astolfi replica "Una battuta, non mi dimetto"
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Sabato 27 Settembre 2014, 20:56 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 18:54
FALCONARA - L'assessore Astolfi risponde all'opposizione: "Non mi dimetto per una battuta, pochi mesi fa i cittadini mi hanno riconfermato pesantemente la fiducia". Difesa a spada tratta del sindaco e della maggioranza. Una bagarre politica così accesa non si vedeva da qualche tempo e stavolta la scintilla è stata un'affermazione dell'assessore ai lavori pubblici Matteo Astolfi. Dopo la comparsa di alcuni simboli sul muro del suo appartamento a Castelferretti, l'assessore ha sporto denuncia supponendo che potesse trattarsi del linguaggio in codice utilizzato dai ladri rom. Un falconarese ha quindi scritto che "occorrerebbe uccidere" e Astolfi ha risposto con: "No, troppo semplice la morte... Gambe, braccia e p...e!". Una battuta dice lui, ma Antonio Mastrovincenzo e Riccardo Borini, rispettivamente capogruppo Pd e Fbc, hanno chiesto al sindaco Goffredo Brandoni di destituirlo da assessore. Brandoni però non ci pensa affatto. "È una dichiarazione dettata da un momento d'ira - dice -. Nel giro di poco ha subito il furto dell'auto e ora con quei simboli può sentirsi sotto osservazione. Sfido chiunque a vivere una situazione del genere. Respingo la richiesta avanzata dall'opposizione e rinnovo la mia fiducia in lui. Gli ho detto che dobbiamo stare attenti visto che siamo uomini delle istituzioni, ma ha semplicemente risposto con leggerezza a una provocazione". E il diretto interessato? "Quanto sta accadendo sta prendendo una piega quasi comica - afferma Astolfi -. Pd e Fbc si indignano per una battuta che risultava evidentemente tale ad ogni persona con un minimo di buonsenso, ma non si indignano per tutto il degrado e le malefatte che ci sono state e ci sono a Falconara, per le quali mi sono battuto in prima persona e mi batto da oltre 10 anni. È interessante notare che ad una mia battuta in risposta ad un'altra, il tutto per sdrammatizzare una situazione che per la mia famiglia che la vive sulla pelle non rende la vita serena, si scateni il putiferio con addirittura mozioni di sfiducia. Lezioni di comportamento non le prendo dalle opposizioni della sinistra falconarese, che non sanno dare proposte concrete per migliorare la sicurezza della città. Abusi, degrado, inciviltà che vengono compiuti ogni giorno e contro i quali questa maggioranza sta combattendo strenuamente non vengono minimamente denunciati da questi politici perbenisti. Mai ho pensato che le soluzioni si possano trovare con la giustizia fai da te, tant'è vero che ho sempre denunciato queste situazioni ai Carabinieri, anche quando mi rubarono l'auto sotto casa". Astolfi contracca: “ Con il paravento del buonismo e della pietà - si rivolge a Pd e Fbc - vorrebbero, accogliere anche chi non vuole integrarsi nelle regole e non vuole rispettare la cultura del lavoro e del senso civico”. A difendere l'assessore anche i capigruppo di maggioranza. "Le dichiarazioni delle opposizioni sono gratuite e pretestuose - dice Romolo Cipolletti di Fim -. Si scambia una battuta, espressa in un contesto non istituzionale, per un comportamento xenofobo e questa è una cosa infantile. Ad Astolfi va tutta la solidarietà del nostro gruppo perché la sua onestà è da esempio". Idem per Raimondo Baia (Upf): "Astolfi è una persona concreta e pacifica. Le sue espressioni un po' forti? Comprensibile sfogo di chi è preso di mira da delinquenti. Pd e Fbc hanno strumentalizzato la cosa perché non hanno altri argomenti per fare opposizione". Lunedì sera il caso finirà anche in consiglio comunale e si preannuncia uno scontro infuocato.



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