Duca: "Un'angoscia
che non scorderò più"

Duca: "Un'angoscia che non scorderò più"
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Martedì 10 Febbraio 2015, 20:48 - Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 17:34
CHIARAVALLE - Una città sotto choc, impaurita, angosciata. I chiaravallesi si svegliano, leggono i giornali, ascoltano i notiziari e si trovano di fronte all'ennesimo episodio di criminalità che getta una luce inquietante su una cittadina che mai in passato aveva dovuto fare i conti con tanta violenza. Non si parla d'altro nei locali pubblici, nei bar, per strada. I carabinieri hanno iniziato a spron battuto le indagini sull’assalto in villa e hanno subito trovato i fucili rubati dalla banda. Ma il clima è pesante a Chiaravalle.

A poco più di un mese dall'omicidio di Giancarlo Sartini, avvenuto nella notte tra il 26 ed il 27 dicembre, la cittadina torna sotto i riflettori della cronaca nera per l'irruzione nella villa della famiglia Duca in via Sanzio. La gente ha paura, i chiaravallesi vivono giorni difficili in preda all'ansia ed alla preoccupazione. "Lontanissimo il tempo in cui si poteva lasciare la chiave sulla toppa di casa - dice una signora anziana al supermercato - ora non c'è più rispetto per nessuno. A Chiaravalle non ci sono mai stati tanti episodi di violenza: ricordo quello del 2000, mi pare il meno lontano nel tempo, quando in una casa della frazione Galoppo fu assassinata dal marito violento la povera Orietta Santinelli. Ma sono stati casi per fortuna molto, molto rari. Ora invece episodi del genere sono all'ordine del giorno e non se ne può più: furti, rapine, sequestri e pure un omicidio. In che razza di paese viviamo?".

Il sindaco Damiano Costantini aveva sottolineato come Chiaravalle sia divenuta nel tempo meno sicura, un po' come è accaduto per tutto il territorio della Vallesina. "Spero che, come è accaduto per l'omicidio di Giancarlo Sartini, i colpevoli del furto nella villa di Paola Damen Duca - ha detto il sindaco che sollecita anche interventi più ferrei da parte del governo centrale e soprattutto una riforma della giustizia che metta al centro la certezza della pena - vengano presto assicurati alla giustizia. Del resto i carabinieri e le forze dell'ordine stanno facendo il massimo: il loro è un ottimo lavoro nel reprimere ogni forma di delinquenza ed anche nella lotta allo spaccio della droga si sono raggiunti risultati molto positivi".

E' ancora vivo nella mente di tutti il ricordo dell'omicidio di Giancarlo Sartini, il cinquantatreenne ucciso nel suo appartamento in seguito ad un furto. Dell'omicidio di Sartini è stato accusato ed arrestato Nicolae Cornel, un ventiduenne rumeno che abitava nello stesso palazzo della vittima in via Circonvallazione. La villa di Paola Duca, assaltata ieri dalla banda di malviventi, si trova a poche decine di metri in linea d'aria dalla casa di Giancarlo Sartini. Sono passate ventiquattro ore ma l'angoscia, il dolore per quanto è accaduto sono più vivi che mai. "La prima sensazione è di sgomento ed incredulità - dice Paola Damen Duca - perché non si può più vivere serenamente neppure in casa propria: non ci sono inferriate né cani né cautele che tengano e non serve neppure condurre un'esistenza normale, appartata, morigerata. Questi malfattori arrivano di notte, arraffano tutto, portano via cose a cui siamo affezionati e legati perché oltre al valore economico hanno un altissimo valore simbolico ed affettivo. Ero da sola in camera. Così come erano sole nelle loro stanze mia figlia Giulia e mia madre Armanda. Non ci siamo accorte di nulla: solo dopo, quando siamo state soccorse da mio figlio Antonio, che abita in una dependance della villa e da mia sorella Elena abbiamo capito che ci avevano chiuse dentro le camere. Una sensazione di impotenza e di angoscia che non dimenticherò mai: e dire che in casa avevo diverse armi non solo quelle che mi hanno rubato ed a cui sono legata per via delle gare di tiro a volo (Paola Duca è stata campionessa italiana di una specialità del tiro a volo nel 2011 n.d.r.). Ci hanno rubato pezzi di vita oltre a tante cose di valore e mi rimane dentro la sensazione di essere stata violentata nell'intimo, di essere stata derubata di pezzi importanti della mia vita".
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