Stefania Vago: "La ricetta
è lavorare con ottimismo"

Stefania Vago
Stefania Vago
di Alessandra Camilletti
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Domenica 1 Marzo 2015, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 10:15
ANCONA - Sorride, raccontando che a Milano gli amici la chiamano l’anconetana.



E in effetti Stefania Vago anconetana lo è da molto tempo e non solo perché qui abita e lavora - attraverso la compagnia da crociera Msc e la Snav -, ma perché ci tiene che Ancona stia su, anche a partire dal porto, che è la sfida del futuro. E da domani anconetana lo sarà addirittura di più. Stefania Vago siede già nel comitato portuale ed ora è stata indicata nel nuovo consiglio della Camera di Commercio che avvierà i lavori proprio domani. Prima seduta.



Allora, come vive questa novità, l’entrata nel consiglio camerale?

Mi ha fatto piacere il fatto che i colleghi, gli agenti marittimi, mi abbiano scelta. Lunedì (domani; ndr) ci sarà il primo consiglio con l'elezione del presidente e sono abbastanza curiosa perché è una cosa nuova, mi entusiasma. È un ruolo importante in città, specialmente con le progettualità del porto che ci sono oggi. Possono andare a braccetto. Mi gratifica fare qualcosa per città e porto.



Pensa che si possano in qualche modo integrare le attività del comitato portuale e della Camera?

Sono realtà separate, ma certo a me danno una visione più globale. Avrò le idee più chiare su come si muovono le cose nel complesso.



La situazione dei porti oggi?

Qualche giorno fa, in un’intervista al Tg5, mi ha fatto piacere poter parlare del porto in maniera positiva, in un contesto abbastanza desolante come è quello italiano in questo momento, con le difficoltà oggettive importanti che il sindaco ha esposto nello stesso servizio. Il porto ha avuto incrementi dell’attività, sia cargo che passeggeri. La ricetta per l'Italia può stare in quello che stiamo facendo noi del settore: lavorare con ottimismo, dandoci regole e cercando di creare lavoro e situazioni che creino indotti lavorativi. Non è facile, ma nei porti italiani ci siamo riusciti. C’è uno stato di relativo benessere in rapporto al panorama generale.



Quale stimolo ulteriore può venire per il porto, considerato che il nuovo consiglio camerale conta numerosi operatori dello scalo?

È assolutamente interessante la presenza del porto in Camera di Commercio. La mia sensazione è che mentre per anni il porto è stato ghettizzato, sia dalla città che dalle istituzioni, ora sono cadute queste barriere. Uno po’ come se avessimo tolto le reti. Forse si è davvero capito che il porto è risorsa vera della città.



Qual è l’impegno?

Come imprenditore, rappresentando la famiglia e le attività qui ad Ancona, l’intenzione è restituire una partecipazione della città al porto. Pensiamo a riavvicinare la città allo scalo. Il momento è favorevole. Nel contesto del porto, tutti si muovono all’unisono.



Sembra incredibile, ma è la prima volta che succede...

Sì. Il sindaco Mancinelli è molto pro rispetto a questo. Giampieri finalmente ha assunto la presidenza dell’Autorità portuale. Tutto si sta muovendo nella maniera migliore. Penso che questo potrà portare del bene alla città.



Quali sono le sue aspettative rispetto a questa nuova avventura nella Camera di Commercio?

La vivo come una cosa nuova che mi dà ulteriore responsabilità rispetto alla città, di cui mi sento ormai parte integrante, nonostante io mantenga l’accento milanese. Mi fa assolutamente piacere dare un contributo rispetto alla situazione.



Ancona è tra i porti dell’Expo. E in prima linea non c’è solo lo scalo...

Msc Crociere è Official cruise carrier di Expo 2015. Il logo dell’Expo è sulla fiancata di una delle navi della compagnia. A bordo delle nostre navi si dà un’importanza primaria ai cibi. C’è una tradizione di qualità, c’è Eataly a bordo. A seguire i menù c’è Carlo Cracco. Ha firmato i menù Uliassi, c’è stata una collaborazione con Cedroni. Si è sempre dato spazio all’italianità della compagnia. La collaborazione con Expo nasce attorno al cibo e al futuro del cibo nel mondo.
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