Frenata delle imprese marchigiane: un trimestre da -746

Tra gennaio e marzo 3.428 cessazioni. Marche tra le regioni con decrescita più alta (-0,49%) Fondi Ue per invertire la tendenza: 54,6 milioni assegnati per progetti di ricerca e sviluppo

Frenata delle imprese marchigiane: un trimestre da -746
Frenata delle imprese marchigiane: un trimestre da -746
di Lorenzo Sconocchini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Aprile 2024, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 07:22

ANCONA Non arrivano buoni segnali per l’economia marchigiana dall'ultimo aggiornamento trimestrale di Movimprese, il report con cui le Camere di Commercio tengono la contabilità delle nascite e della mortalità delle imprese sul territorio. Nei primi tre mesi di quest'anno le iscrizioni (2.682) non sono riuscite a tenere il passo delle cessazioni (3.428) con un saldo di -746 che riduce lo stock di imprese iscritte al 31 marzo a 148.356. Nell’ultimo anno prima dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, giusto per dare un’idea di quando sia difficile risollevarsi dalla quella batosta per l’economia fiaccata da lockdown e restrizioni della socialità, il tessuto imprenditoriale marchigiano era costituito da 168.396 imprese. Da fine dicembre 2019 a oggi, le Marche hanno perso oltre ventimila attività economiche.

I saldi negativi

E se è vero che il primo trimestre storicamente registra di frequente saldi negativi, specie per il concentrarsi alla fine dell’anno di un elevato numero di cessazioni di attività, le Marche soffrono questo fenomeno più quanto non avvenga in media a livello nazionale.

Il tasso di decrescita registrato dal tessuto imprenditoriale marchigiano nel primo trimestre 2024 (-0,49%) è decisamente superiore alla media nazionale (-0,18%) e trascina le Marche al quarto posto tra le regioni con la peggiore performance per tasso di crescita delle imprese, meglio solo di Molise (-0,80%), Umbria (-0,74%) e Abruzzo (-0,59%).

Un declino che interessa tutto il territorio regionale, visto che il saldo trimestrale tra iscrizioni e cessazioni è negativo in tutt’e cinque le province. Il Fermano accusa la frenata più brusca, con un tasso trimestrale di crescita di -0,69% (359 imprese nate e 491 cessate), seguito dalla provincia di Ancona con -0,59% (720 iscrizioni e 956 cessazioni) da Macerata con -0,44% (605 e 757), Pesaro Urbino con -0,42% (614 e 768) e Ascoli Piceno con -0,32% (384 iscrizioni e 456 cessazioni).

Fatica ancora a farsi sentire l’effetto propulsivo delle potenti iniezioni di fondi europei con cui Regione Marche, a suon di bandi con contributi e agevolazioni, cerca di sostenere l'imprenditoria regionale.

Il bando regionale

Giusto l’altro ieri Palazzo Raffaello annunciava l'approvazione delle graduatorie del bando “Ricerca e sviluppo per innovare le Marche” in attuazione del Pr Marche Fesr 2021-2027. Per il finanziamento dei progetti, vista l'intensa partecipazione, la Regione Marche ha disposto complessivamente 54,6 milioni di euro, cioè l'intero stanziamento previsto dal piano finanziario del Pr Fesr per l'attuazione dell'intervento, aggiungendo 9,6 milioni di euro allo stanziamento messo a bando (45 milioni di euro). Si prevedono investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale per 92,5 milioni di euro complessivi sul territorio regionale, distribuiti tra 96 progetti ammessi al finanziamento che verranno realizzati dalle imprese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA