ANCONA Mare o montagna? No, mare e montagna. Perché scegliere quando nelle Marche puoi trovare entrambi? È sulla pluralità della nostra regione - una volta tanto declinata in senso positivo - che si gioca la nuova campagna promozionale pensata dall’Atim per lanciare la stagione turistica. Ricucitura della dualità tradotta anche in altri tre claim: sport e cultura; borghi e natura; gusto e eventi.
Le prospettive
Nelle Marche al plurale c’è tutto. «Dopo la stagione turistica 2022 con il record di presenze e di arrivi, e quella del 2023 che, nonostante l’iniziale condizionamento del meteo avverso, ha registrato un nuovo record dei visitatori stranieri - aggiorna la tabella di marcia il governatore Francesco Acquaroli, affiancato dal direttore dell’Atim Marco Bruschini e dal presidente della Camera di commercio Gino Sabatini - ci aspettiamo un 2024 all’altezza (se non migliore) degli anni precedenti grazie anche al traino di Pesaro capitale della Cultura».
Il jolly
Bruschini alza ancora di più l’asticella: «Il 2024 sarà l’anno della catena alberghiera nelle Marche». E parla di primi abboccamenti già in corso: «Si tratta di una catena alberghiera importante. Hanno 35 hotel, soprattutto nei nostri mercati di riferimento come la Germania e l’Austria.
Nell’attesa di vedere se questo progetto andrà in porto, intanto nei prossimi giorni si partirà con la campagna promozionale che copre tutti i canali: dai più tradizionali come le affissioni, ai passaggi sulle tv nei momenti di maggiori ascolti, fino alle pay tv e ai social. Il leitmotiv sarà sempre lo stesso: invece di scegliere una meta in cui un’attività esclude l’altra, si possono scegliere le Marche dove «il valore disgiuntivo della o viene sostituito dal valore aggiuntivo della congiunzione e», spiega il presidente Sabatini. Ma a rappresentare il brand Marche in Italia e all’estero non sarà solo la campagna promozionale. Ci penseranno anche i nostri testimonial, al plurale pure questi: «Avevamo scelto Mancini e Tamberi per mercati e circuiti diversi - riavvolge il nastro Acquaroli - e con loro vogliamo continuare a collaborare. Nel caso di Tamberi, il contratto è in scadenza, ma da parte nostra c’è tutta la volontà di continuare con un campione che ora sarà anche portabandiera della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Parigi». Perderlo proprio adesso sarebbe imperdonabile.