SENIGALLIA Una tela con impressa l’immagine di Maurizio Mangialardi: a destra un pittore intento a dipingere, a sinistra un escremento. È il contenuto della vignetta pubblicata nel pomeriggio di venerdì sulla pagina Facebook di Silvano Cingolani Frulla, presidente del Comitato Difesa Ospedale Senigallia. Il post è stato rimosso alcuni minuti dopo la sua pubblicazione. Ciò non ha impedito di rendere virale la vignetta e scatenare le reazioni del Pd di Senigallia e dell’ex sindaco, più volte preso di mira dal Comitato per la gestione della sanità locale.
La replica
Le parole di Mangialardi, capogruppo dei dem in Regione: «Questi sono i modi utilizzati per fare politica da certi personaggi senigalliesi.
Dura la reazione di Massimo Barocci, segretario del Pd di Senigallia: «Il post volgare e disgustoso pubblicato da un esponente della destra senigalliese, presidente del comitato espressione del sindaco di Senigallia, dimostra la pochezza e la volgarità verso cui si vuole spingere il confronto politico e sociale. Trasuda odio, non distanze politiche. Quando una parte politica vive un periodo di evidente difficoltà, per esempio per la situazione della sanità nel nostro territorio, non ha altro modo per confrontarsi che abbassarsi all'insulto e alla rozzezza dei toni».
Cingolani sostiene di non aver visto, almeno in un primo momento, la presenza dell’escremento. In ogni caso, l’intenzione è «scusarmi con il consigliere Mangialardi per averlo involontariamente offeso. Non era mia intenzione e ho cercato un contatto “de visu” ma senza riuscirci. Capiterà in seguito di farlo». L’attacco al Pd resta: «Non pensavo che una satira anche se forte potesse provocare nel Pd questo can can in cui si mischia la politica, la destra e l’amministrazione. E’ sbagliato tirarmi in ballo come presidente del comitato cittadino. ho scritto da privato cittadino non come presidente del comitato, conosco troppo bene i suoi componenti per arrogarmi il diritto di parlare a nome loro se si tratta di satira personale. Faccio politica, ma quella sociale e per il bene della collettività».