Ciarapica-Gironacci, nuovo round a Civitanova: ricorso al Tar contro la revoca bis

Un momento della presentazione della nuova segnaletica turistica a Civitanova Alta
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di Daniel Fermanelli
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Martedì 30 Aprile 2024, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:59

CIVITANOVA Nuovo round della battaglia legale tra Fabrizio Ciarapica e Manola Gironacci. L’ex esponente della giunta ha presentato un ricorso al Tar contro la revoca bis delle deleghe da parte del sindaco. Il precedente provvedimento era stato annullato dai giudici amministrativi con sentenza del 21 marzo scorso e il giorno seguente Gironacci era di nuovo rientrata nel suo ufficio al secondo piano di Palazzo Sforza.

La decisione

A inizio aprile Ciarapica l’ha sfiduciata nuovamente: «Voglio far valere i miei diritti - aveva dichiarato -.

Dopo la sentenza del Tar che ha annullato il precedente provvedimento, sebbene siano ancora pendenti i termini per il ricorso al Consiglio di Stato e permanga la sfiducia nei confronti di Manola Gironacci, si sono verificati dei fatti politici nuovi (non spiegati nel merito, ndr) che stavano compromettendo il regolare svolgimento dell’attività amministrativa. Per questo, nell’interesse della città, ho ritenuto opportuno riesercitare il potere di revoca dell’assessore, facoltà riconosciuta dal giudice, e ho emesso un nuovo decreto decidendo di trattenere le deleghe ad interim».

Ma la Gironacci vuole andare fino in fondo e ora il caso finisce di nuovo all’attenzione della giustizia amministrativa. È stato infatti notificato ieri il ricorso contro il secondo decreto, emesso dal sindaco il 3 aprile, con il quale era stata nuovamente disposta la revoca delle deleghe. Stando a quanto emerso, dopo la sentenza del Tar del 21 marzo, con la quale era stato annullato il precedente decreto di revoca, Ciarapica aveva ricevuto tre comunicazioni da parte dei gruppi di maggioranza Civitanova Unica, Forza Italia e Vince Civitanova, e sulla base di queste aveva di nuovo tolto le deleghe a Gironacci.

Contro il decreto bis è stato notificato un altro ricorso con cui l’ex assessore (tutelata dall’avvocato Pietro Antonio Siciliano) ha smentito il contenuto delle comunicazioni, ritenute pretestuose, citando pure presunti casi di conflitto d’interesse da parte di chi le aveva redatte. Gironacci, anche questa volta, ha chiesto il reintegro e il risarcimento dei danni. Ciarapica revocò per la prima volta le deleghe il 30 settembre dello scorso anno: «È venuto a mancare il rapporto fiduciario», sottolineò il primo cittadino. Il motivo? La notizia del passaggio di Gironacci a un altro partito, la Lega, rispetto alla lista con cui si era presentata alle elezioni (Civitanova Unica). Ma il passaggio formale, cioè il tesseramento con il Carroccio, non è mai avvenuto. Il Tar a marzo ha dato ragione all’ex assessore, disponendo il reintegro. Poi la revoca bis e ora, come detto, il nuovo round della battaglia giudiziaria.

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