Rosora, Stefania e 17 cani meticci salvati dalla strada: «Me li hanno avvelenati. Tre sono stati ammazzati»

Rosora, Stefania e 17 cani meticci salvati dalla strada: «Me li hanno avvelenati. Tre sono stati ammazzati»
Rosora, Stefania e 17 cani meticci salvati dalla strada: «Me li hanno avvelenati. Tre sono stati ammazzati»
di Nicoletta Paciarotti
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Venerdì 19 Aprile 2024, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 09:55

ROSORA - È una storia che ha dell’incredibile, quella di Stefania Simonetti, 33 anni di Rosora, costretta a lasciare la casa e il lavoro dei suoi sogni a Lampedusa, dove viveva da 4 anni insieme al compagno Calò, per sfuggire ai continui tentativi di avvelenamento dei suoi amici a quattro zampe, 17 meticci, già sottratti dalla strada, ma che una volta arrivati nelle Marche hanno incontrato ilo stesso infausto destino: morte per intossicazione da veleno. Tre i cani ritrovati senza vita in un campo a Poggio San Marcello: due femmine di sei mesi, Batuffolina e Macchia, e una di un anno, Mia, già salvata da un avvelenamento qualche mese prima.

Il dolore

«Ho il cuore a pezzi, ho stravolto la mia vita per i miei cani, lasciato tutto per salvarli e me li hanno ammazzati così».

Non si dà pace Stefania, che chiede giustizia. «Per questo ho avviato una raccolta firme», dice. Un calvario, il suo, iniziato nel 2020 quando decide di mettere le radici a Lampedusa dopo una vacanza.

Da sempre amante degli animali, si rende conto che nell’isola il randagismo è un problema molto serio, per questo si impegna nel salvare dalla strada tre meticci, impauriti e malnutriti, dando vita all’associazione “Il rifugio dell’amore”. Quindi i primi problemi con le sterilizzazioni, i cuccioli diventano 12. «Un giorno, era il 18 settembre dello scorso anno, sono tornata a casa e li ho trovati agonizzanti, tutti e dodici avvelenati. Uno di loro, Fanky, non ce l’ha fatta»,

racconta. Solo qualche mese più tardi, un secondo tentativo e una nuova vittima, Mojito. «È a quel punto che ho deciso di andarmene. Quel cane era la mia vita, ho sofferto molto per la sua perdita». Arrivati a Rosora con un furgone specializzato per il trasporto animali, per Stefania, Calò e i loro 17 meticci i problemi non sono finiti. Un terzo avvelenamento: tre cani morti. «Ora voglio giustizia e creare una Onlus dove i bambini, stando a contatto con i miei cani, possano imparare il rispetto per gli animali».

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