Guerra Ucraina, Tricarico: «Macron getta benzina sul fuoco, rabbia russa comprensibile»

«Il presidente francese sta esagerando» ha detto il generale

Guerra, il generale Tricarico in disaccordo con le parole di Macron: «Si getta benzina sul fuoco. Irritazione russa comprensibile»
Guerra, il generale Tricarico in disaccordo con le parole di Macron: «Si getta benzina sul fuoco. Irritazione russa comprensibile»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Maggio 2024, 17:28

Le parole del presidente francese Emmanuel Macron riguardo al possibile invio di truppe in Ucraina non hanno lasciato perplesso soltanto il Cremlino, ma anche il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa. «Il presidente francese sta esagerando, sembra non aver presente che gettare benzina sul fuoco in questo momento, questo sta facendo, può far divampare un incendio poi impossibile da estinguere». Lo dice all'Adnkronos, parlando di «sortite pericolose» per le quali «l'irritazione russa è una volta tanto comprensibile». 

In collisione con la linea europea

«Nella sostanza - spiega Tricarico - Macron si è messo in rotta di collisione con la linea consolidata a livello internazionale, Nato ed europea, giusta o sbagliata che sia. Ancor peggio se fosse possibile, per la grossolanità della forma adottata nel manifestare il suo pensiero. Neppure il più maldestro dei non addetti ai lavori userebbe metodi simili, al di fuori del minimo galateo istituzionale e diplomatico. Senza contare che i fori di dialogo e di confronto per affrontare simili questioni sono molteplici non c'è che l'imbarazzo della scelta, dal G7, dal Consiglio europeo al gruppo di contatto per l'Ucraina tanto per citare quelli a portata di mano».

Il riferimento all'art. 4 del Trattato Atlantico

«Se poi, come sarebbe doveroso per chiunque a prescindere dalle sparate francesi, si volesse cogliere l'occasione per rimettere le cose al giusto posto e verificare l'adeguatezza della linea adottata nei confronti dell'Ucraina dalla comunità internazionale, si dovrebbe finalmente ricorrere agli strumenti propri e predisposti allo scopo ed in particolare all'art. 4 del Trattato Atlantico istituito per dirimere situazioni di rischio nei rapporti internazionali, laddove prevede che gli Stati membri si consulteranno ogni volta che, nell'opinione di uno di essi l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti sia messa a rischio.

Uno strumento l'art 4 della Nato che ancora nessuno, tutti colpevolmente, ha ritenuto di utilizzare per avviare un confronto serio sulla questione russo ucraina preferendo uniformarsi alla linea scelta da qualcuno in altre sedi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA