Gang della droga sgominata: 4 arresti. Stop allo sballo per i party della riviera

I carabinieri di Senigallia
I carabinieri di Senigallia
di Sabrina Marinelli
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Sabato 18 Maggio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 14:06

SENIGALLIA Stroncato dai carabinieri un traffico di droga diretto dalla Romagna alla provincia di Ancona, in particolare a Senigallia e comuni limitrofi. Quattro le persone arrestate e nove le denunciate al termine dell’operazione che ha permesso all’Arma di sgominare la banda di spacciatori, attivi in zona tra la riviera senigalliese e la vallata. A condurla sono stati i carabinieri della Compagnia di Senigallia, agli ordini del capitano Felicia Basilicata, in collaborazione con i colleghi delle Compagnie di Rimini e Cesenatico, oltre alle unità cinofile di Pesaro. In totale 60 militari che hanno eseguito gli arresti di quattro pusher, domiciliati tra le provincie di Ancona e Rimini, responsabili a vario titolo del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’offensiva

Nella mattinata di mercoledì hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Ancona, sottoponendoli alla misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L'indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024, ha consentito di ricostruire un’intensa attività di spaccio di cocaina, eroina e hashish, che per i quattro spacciatori era diventata l’unica fonte di sostentamento. Una coppia domiciliata nel comune di Bellaria Igea Marina, sede della base operativa che vedeva impiegati anche altri pusher, è ritenuta il principale fornitore della rete che inondava di droga l'hinterland senigalliese e la costa delle provincie di Rimini e Ancona. I militari, nel corso delle perquisizioni eseguite anche nei confronti di altri 9 indagati, hanno recuperato 3 bilancini perfettamente funzionanti, 9 telefoni cellulari, diversi involucri di hashish, cocaina e marijuana e la somma in contante di 12.865 euro.

I provvedimenti

Per i quattro indagati, al termine delle operazioni, sono stati disposti gli arresti domiciliari, in attesa degli interrogatori di garanzia da parte del Gip del Tribunale di Ancona. Nell'ambito dell'attività investigativa, svolta con indagini tecniche e patrimoniali, i militari hanno ricostruito l'introito economico degli arrestati che, in soli 6 mesi, hanno ottenuto un illecito profitto stimato in oltre 100mila euro. I provvedimenti eseguiti sono misure cautelari disposte in sede d'indagini preliminari, che possono essere quindi impugnati, e i destinatari degli stessi sono persone sottoposte ad indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva. Era stata autorizzata, nell’ambito di questa operazione, anche la perquisizione domiciliare effettuata mercoledì mattina a casa del 48enne senigalliese, deceduto per un arresto cardiorespiratorio in ospedale dopo essersi sentito male al momento del controllo.

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