Macerata, la seconda giornata di demolizioni: tantissimi curiosi in via Pantaleoni

Macerata, la seconda giornata di demolizioni: tantissimi curiosi in via Pantaleoni
Macerata, la seconda giornata di demolizioni: tantissimi curiosi in via Pantaleoni
di Luca Patrassi
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Lunedì 29 Aprile 2024, 01:15 - Ultimo aggiornamento: 12:49

MACERATA Seconda giornata di demolizioni quella di ieri lungo via Maffeo Pantaleoni e anche ieri sono stati molti i curiosi che hanno assistito alle operazioni. Abbattuto il palazzo più vicino alla scuola ma non ancora il secondo tra quelli messi in programma. Dunque, diversamente dagli auspici manifestatesi nella prima giornata per effetto della velocità di azione, sarà necessaria anche la giornata di oggi per chiudere la prima parte del programma, peraltro tre giorni di lavori erano quelli inizialmente previsti.

I disagi

Qualche problema in più ieri si è manifestato per via della polvere: il vento soffiava verso il centro abitato e il cannone ad acqua non è riuscito compiutamente ad intercettare i residui del materiale edile abbattuto. Materiale edile che è apparso particolarmente fragile, la pinza demolitrice non ha faticato più di tanto a far cadere il palazzo. Nessun problema legato al traffico, anche per via della giornata festiva. Sul posto anche ieri l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi. «Per usare un termine, ingagliardire, usato dall’orientalista Giuseppe Tucci quando gli consegnarono nel 1976 il premio Nehru, direi che questa operazione di via Maffeo Pantaleoni dovrebbe ingagliardire i maceratesi.

Sono già state demolite e ricostruite una decina di abitazioni in giro per Macerata, altrettante stanno partendo, ora queste ulteriori otto rappresentano un tassello importante dell’azione di rinnovamento anche nella percezione visiva della città. Sono operazioni che, invece di dividere, dovrebbero unire la maggioranza e l’opposizione. E’ un’occasione irripetibile per la città». Mentre l’assessore parla si vede il fumo alzarsi dalle macerie, Iommi coglie un significato già dal colore del fumo: «E’ chiaro, di cemento se ne vede poco, sembra sabbia. Non c’è un pilastro, nulla, è tutto in muratura: sono strutture che si tengono sui muri in laterizio». Oggi si riparte per completare l’abbattimento della prima stecca di palazzi, quella più vicina alla scuola media Fermi: manca la palazzina più a monte e comunque finora non si sono riscontrate particolari criticità nella fase operativa grazie al complesso lavoro di preparazione redatto per la parte della sicurezza e della viabilità a cura della polizia municipale guidata dal comandante Danilo Doria e per la parte operativa dai Servizi Tecnici del Comune guidati dal dirigente Tristano Luchetti.

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