I nove corpi in avanzato stato di decomposizione rinvenuti in un'imbarcazione alla deriva di fronte alla costa dell'amazzonia brasiliana sono di migranti provenienti dall'Africa e finiti alla deriva dopo aver fallito l'approdo alle isole Canarie. Lo ha accertato la polizia brasiliana dopo aver svolto le prime verifiche dei documenti rinvenuti sui cadaveri.
Da dove provenivano
«Le vittime erano migranti provenienti dal continente africano, dalla regione della Mauritania e del Mali», si legge in una nota delle autorità brasiliane. La barca, poco piu' grande di una scialuppa, è in vetroresina e non presenta danni allo scafo ma allo stesso tempo non è dotata di alcun meccanismo di propulsione (motore, vela o remi).
Il ritrovamento
Il ritrovamento è avvenuto sabato grazie a un gruppo di pescatori brasiliani che hanno segnalato un imbarcazione alla deriva alla guardia costiera. Inizialmente si parlava del ritrovamento di venti cadaveri e le prime ipotesi facevano riferimento a migranti provenienti da Haiti. Secondo dati dell'Agenzia Onu per i rifugiati oltre 1400 migranti hanno perso la vita nel 2023 cercando di raggiungere le Isole Canarie dall'Africa. Se si fallisce la rotta il rischio è appunto quello di finire alla deriva nell'Atlantico rischiando la morte per disidratazione.
Corpos em avançado estado de decomposição foram encontrados por pescadores próximo da praia de Ajuruteua, em Bragança, no Pará.
— Submundo Criminal (@submundodocrime) April 13, 2024
Há suspeitas de que sejam imigrantes haitianos. O barco estava à deriva e foi avistado pelos pescadores. pic.twitter.com/umkuBsA0Mi
I precedenti
Trovare imbarcazioni precarie sulle coste del Brasile o dei Caraibi dopo essere andate alla deriva per più di 4.500 chilometri non è comune, ma esistono alcuni precedenti documentati.