Fano, l’attesa strada delle barche non risolve il problema dei maxi yacht

Fano, l’attesa strada delle barche non risolve il problema dei maxi yacht
Fano, l’attesa strada delle barche non risolve il problema dei maxi yacht
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 17 Marzo 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 12:30

FANO Un gigante del mare ha percorso venerdì scorso le vie che dalla rotatoria della stazione ferroviaria conducono al porto di Fano, incontrando ostacoli a dir poco complicati da superare. Una situazione che si ripete da tempo, quelle poche volte all'anno che arriva dai cantieri nautici di Bellocchi una barca più grande del solito. E allora è il caso di fare il punto sui progetti che dovrebbero agevolare il passaggio dei maxi yacht: il nuovo lungomare, il cosiddetto waterfront, e la strada delle barche.


Brunori: «Presto lo sblocco»

L'assessora comunale Barbara Brunori ritiene che entrambe le opere si sbloccheranno in breve tempo.

Prima, però, è bene operare una distinzione. Gli scafi più grandi (venerdì scorso ne è transitato uno lungo 42 metri, largo 8 metri e mezzo, alto 9 metri e mezzo carrello di trasporto compreso) non passeranno per il ponte delle barche, il cavalca-ferrovia tra la statale Adriatica e l'area del vecchio Bersaglio. Una questione legata alle pendenze e ai raggi di curvatura, troppo stretti per gusci nautici di tali dimensioni. La strada delle barche è un innesto di circa 800 metri, tra l'omonimo ponte e via Ruggeri a Sassonia Sud, che richiede un investimento di poco inferiore a 795.000 euro, finanziato per intero dalla Regione. Asfaltatura, marciapiedi per i pedoni, pista ciclabile e interventi per riqualificare via Ruggeri. «È stata effettuata a suo tempo - spiega l'assessore Brunori - la bonifica bellica e adesso siamo in attesa che gli uffici preposti consegnino la caratterizzazione. Una volta ricevuti gli esiti dell'indagine, si procederà a spron battente e i lavori dovrebbero concludersi in tempi rapidi, non è infatti un lavoro complicato». 

Il percorso accidentato

Dunque i maxi-yacht continueranno a percorrere via Cavallotti, viale Battisti e viale Adriatico: la parte finale della strada dai cantieri nautici al porto è anche la più complicata. I passaggi più critici sono in viale Battisti, sia all'inizio sia alla fine, su cui insiste il progetto del nuovo lungomare. Gli uffici dei lavori pubblici sono al lavoro per modificare le previsioni riguardanti il tratto compreso tra viale Alighieri e viale Adriatico, così da ottenere migliori margini di manovra per gli autoarticolati del trasporto eccezionale. «Il progetto in questione - sostiene Brunori - aveva già considerato la compatibilità con il passaggio delle barche, si tratta solo di cambiare alcuni elementi estetici piuttosto che sostanziali. Un lavoro che dovrebbe concludersi a breve». 

Imbarcazioni ora enormi

Rispetto agli anni in cui si iniziava a ragionare sulla strada delle barche, intorno al 2010, le misure medie di yacht e catamarani prodotti a Fano sono aumentate. Il passaggio di uno scafo lungo 42 metri comporta una serie di attenzioni e precauzioni. Venerdì scorso è stata tolta la corrente alla rotatoria vicino ai vigili del fuoco, per consentire il transito in sicurezza dello scafo. Tre pattuglie della polizia locale per presidiare i percorsi. Avvertiti mezzi di soccorso e forze dell'ordine sulle modifiche alla viabilità. Divieti di sosta e parcheggio lungo il tragitto. Ha funzionato l'opera di informazione: rimosso un solo veicolo.

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