L’apertura della sede
Dopodiché, vada come vada, De Leo aprirà la sua sede. Sceglierà l’addetto stampa, l’agenzia di comunicazione e comincerà a mettere a frutto il lavoro sul programma elettorale svolto in questi ultimi mesi, da quando ha ufficializzato l’intenzione di calarsi nella competizione elettorale in vista delle amministrative 2024. L’ironia della sorte vuole che due possibili candidati del centrodestra fanese siano l’ex sindaco Stefano Aguzzi, ora assessore regionale alle prese con la nuova normativa in materia urbanistica, e il suo più stretto collaboratore nella gestione dell’ente locale, De Leo appunto.
«Si vince restando uniti – afferma Loretta Manocchi, segretario di FdI a Fano – e il partito è pronto a sostenere soltanto un candidato unitario, quindi capace di tenere insieme l’intera coalizione. Da parte nostra non ci saranno strappi né salti in avanti, la parola chiave è condivisione».
La situazione, dunque, è ancora fluida. Il centrodestra si era ripromesso di organizzare un incontro aperto ai coordinatori dei partiti ai diversi livelli locali (comunale, provinciale e regionale), ma per una questione di tempi e impegni lavorativi la data del confronto sugli scenari politici e sul programma elettorale è ancora da stabilire.
Nel frattempo l’appuntamento con le urne, per il rinnovo del consiglio comunale, diventa sempre più vicino.
Resta la freddezza
Permane una certa freddezza verso De Leo, che pure si qualifica come figura civica ma con una vasta esperienza dirigenziale nell’ente pubblico. E allo stesso tempo il ritratto del candidato desiderato dai partiti locali non ricalca i lineamenti politici di Aguzzi. L’ex sindaco di Fano aspetta la chiamata unitaria della coalizione e ha già detto a chiare lettere che per lui sarebbe un onore, se arrivasse. Il centrodestra locale è però silente ormai da più di un mese. Da quando, alla fine del settembre scorso, il consigliere regionale Luca Serfilippi aveva declinato la sua candidatura, che era stata condivisa dai partiti dell’alleanza.