Green a misura d’uomo, le città delle Marche cambiano volto con i 28 milioni targati Ue

Green a misura d’uomo, le città delle Marche cambiano volto con i 28 milioni targati Ue
Green a misura d’uomo, le città delle Marche cambiano volto con i 28 milioni targati Ue
di Martina Marinangeli
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Venerdì 26 Aprile 2024, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 15:44

ANCONA Città più green, riqualificate e a misura d’uomo. Le Marche cambiano volto con i fondi per lo sviluppo sostenibile delle aree urbane targati Unione europea. La Regione ha deliberato lo scorso lunedì la convenzione con i cinque Comuni capoluogo, capofila degli interventi, mettendo sul piatto 28 milioni di euro della programmazione Ue 2021/2027 (25 milioni garantiti dal Fesr e 3 dai fondi Fse+). Un tesoretto finalizzato, tra le altre cose, ad «avviare processi green e blu contribuendo ad aumentare la qualità della vita nelle aree oggetto di recupero urbano», a «tutelare e valorizzare in chiave integrata attrattori culturali e naturali valorizzando la capacità turistica delle città marchigiane» e a «valorizzare cultura e turismo per inclusione e innovazione sociale

Geografia degli interventi

Nei mesi scorsi ogni capoluogo ha presentato il proprio progetto (ciascuno finanziato con 5,6 milioni di euro) che coinvolge anche città cintura e intermedie all’interno di una zona urbanizzata connessa.

A guadagnarsi il punteggio più alto, il progetto “H2O: elemento unificante” di Ascoli Piceno; il più basso è toccato invece a Pesaro e al suo “Iti Pesaro-Fano”. Scendendo nel dettaglio degli interventi, il capoluogo di regione Ancona ha scelto di puntare le sue fiches sulla perla del Conero, coinvolgendo anche gli altri comuni della riviera (Numana, Sirolo e Camerano). In concreto la strategia degli Investimenti territoriali integrati (Iti) prevede il recupero e la riqualificazione dell’ex colonia estiva dei Mutilatini come struttura ricettiva per il turismo sostenibile, la creazione di un percorso pedonale per la discesa e per l’accessibilità inclusiva alla baia, e il potenziamento e lo sviluppo del brand turistico “Conero”. Pesaro e Fano, invece, individuano nella valorizzazione delle risorse ambientali culturali il principale driver di cambiamento, con le azioni integrate che fanno perno sulla rifunzionalizzazione di Palazzo Ricci a Pesaro e del complesso del S. Arcangelo a Fano. Viene inoltre finanziata la realizzazione di una Sonosfera, anfiteatro per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica che ha sede a Palazzo Mosca. C’è poi il progetto “Social Valley” di Macerata, che si è piazzato secondo in graduatoria: la scelta dell’amministrazione è ricaduta su Villa Potenza che raccoglie un grande bacino e serve anche molti comuni limitrofi.

Il nuovo corso

L’intervento riguarda una riqualificazione complessiva che coinvolge, oltre al capoluogo, anche Montecassiano, Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena. Poco più a sud, ecco il “Soft-blue Fermano” che, tra le altre cose, prevede la riqualificazione del Girfalco, il completamento della ciclovia sull’Ete Vivo e la rinaturalizzazione dell’area di Marina Palmense. Il nuovo corso ascolano, quello che ha sbaragliato le proposte degli altri capoluoghi, punta invece sulla riqualificazione delle infrastrutture verdi e blu (includendo anche le aste fluviali), il restyling di giardini, parchi e orti botanici, e l’adeguamento di spazi e luoghi pubblici con obiettivi di inclusione e promozione sociale, turismo e mobilità sostenibile. Interventi macro che coinvolgono anche i comuni partner di Castel di Lama, Colli del Tronto, Cupra Marittima, Folignano, Grottammare, Monsampolo, Monteprandone, San Benedetto del Tronto e Spinetoli. Linfa vitale per le amministrazioni sempre a caccia di fondi. E grazie alla programmazione Ue ora il new deal delle nostre città può cominciare.

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