Daniela Ghergo, sindaco di Fabriano, un anno fa ha vinto al primo turno: «Il vento ci soffia contro, non basta saper governare»

Daniela Ghergo, sindaco di Fabriano, un anno fa ha vinto al primo turno: «Il vento ci soffia contro, non basta saper governare»
Daniela Ghergo, sindaco di Fabriano, un anno fa ha vinto al primo turno: «Il vento ci soffia contro, non basta saper governare»
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:36

Daniela Ghergo, sindaco di Fabriano: un anno fa ha stravinto, al primo turno, come centrosinistra sul centrodestra.

Cosa è successo ad Ancona?
«Premetto, prima di tutto, che ogni città ha la sua storia anche da un punto di vista politico. Poi, viviamo in un momento dove il vento di destra sta soffiando ovunque. Il che ridimensiona la portata di questa vittoria del centrodestra. Detto questo, però, è ovvio che sia una sconfitta pesante che deve aprire a delle riflessioni sul modo in cui il centrosinistra, pur governando bene, come è stato il caso dell’amministrazione di Valeria Mancinelli, non riesce ad essere credibile ed attrattivo».  
Le ragioni?
«Il difetto di un centrosinistra che non sta affrontando i problemi in un modo concreto: dobbiamo ripartire dai problemi che tutte le famiglie affrontano ogni giorno. Poi, l’assenza di alleanze. Il Pd, a cui peraltro non sono formalmente iscritta ma che fa parte della mia storia e della maggioranza, deve capire che solo con un nuovo modello di alleanze può tornare ad ottenere la fiducia del suo elettorato». 
La soluzione è nel modello Fabriano?

«Sì. La nostra vittoria alle scorse amministrative insegna. È il frutto di alleanze radicate sul territorio. Il centrodestra molto aggressivo voleva avere Fabriano direi come se la città fosse un trofeo. Discesa che abbiamo ostacolato con un modello che è stato anche quello di altre città come Verona lo scorso anno o adesso Vicenza. Lo vedo come un Ulivo rinnovato, aggiornato, espressione di una nuova classe dirigente che testimonia l’apporto della società civile alle relazioni politiche».
Quali saranno le conseguenze delle elezioni anconetane?
«Essendo capoluogo di provincia, cambieranno gli equilibri. Ma come sindaco di Fabriano, città dell’entroterra, mi impegno a far rispettare il modello di una politica del centrosinistra vicina ai problemi delle persone, ad arginare la deriva di una destra che si basa su valori in cui non ci riconosciamo e a sfidarla».
Su che cosa? 
«A prestare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, a quella delle aree interne, su temi come la sanità, i servizi, a garantire un equilibrio tra costa, aree rurali e territori montani». 
 

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