A chi spetta
Si tratta dell’ultima rata del 10% su un indennizzo che nel complesso consentirà agli azionisti dell’istituto marchigiano di recuperare il 40% del valore delle azioni azzerate a seguito del crac della banca. «L’indennizzo - spiega l’avvocato Corrado Canafoglia dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha portato avanti le istanze degli azionisti nel territorio marchigiano - arriverà solo a chi ha presentato la domanda e ha già ricevuto il primo indennizzo del 30%: considerato che Consap spa non invia comunicazioni ai risparmiatori, l’unico modo per verificare l’arrivo della somma è controllare periodicamente il conto corrente bancario dove già si è ricevuto la prima parte del 30%».
Il fondo
Grazie al Fir sono stati recuperati dagli ex azionisti oltre 400 milioni di euro, in buona parte già incassati e che con gli ultimi bonifici entreranno nella disponibilità dei risparmiatori di Banca Marche. Ssi tratta del frutto di «otto anni di lavoro in cui pochissimi credevano», ricorda l’avvocato Canafoglia, che ha partecipato alla Cabina di regia istituita al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha individuato le somme per gli indennizzi nel conti dormienti. Ma la partita degli ex azionisti di Banca Marche non è finita con l’ultima rata degli indennizzi. Il processo penale, concluso in primo grado nel gennaio scorso con la condanna a 42 anni complessivi di reclusione per sei ex amministratori di vertice dell’istituto, e ora pendente in appello, secondo l’avvocato Canafoglia «ha aperto la via a possibili ulteriori iniziative per recuperare il residuo valore delle azioni non indennizzato».