Autostrada, sangue e lacrime nel tratto marchigiano: si ribalta un furgone, ottava vittima in 3 mesi

Autostrada, sangue e lacrime nel tratto marchigiano: si ribalta un furgone, ottava vittima in 3 mesi
Autostrada, sangue e lacrime nel tratto marchigiano: si ribalta un furgone, ottava vittima in 3 mesi
di Talita Frezzi
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Lunedì 20 Marzo 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 08:37

ANCONA L’autostrada A14 si tinge ancora di sangue e lacrime, con l’ottava vittima di incidenti stradali avvenuti negli ultimi tre mesi nel tratto marchigiano. L’altra notte, nel ribaltamento di un furgoncino, ha perso la vita un giovane di appena 27 anni, che viaggiava sul Fiat Doblò guidato da un amico. La tragedia si è consumata verso le 4,30 di ieri tra i caselli di Ancona Sud e Ancona Nord, in direzione Bologna, un tratto non interessato da cantieri. Dunque cosa possa essere accaduto al conducente del Fiat Doblò - un ragazzo di 34 anni di San Benedetto del Tronto - che improvvisamente ha perso il controllo, urtando il new jersey per poi ribaltarsi, è ancora tutto da chiarire. 


Rilievi e analisi


Lo stabiliranno gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente condotti dalla Polizia autostradale insieme alle analisi, obbligatorie in caso di incidenti gravi, condotte sul conducente del furgoncino. Un’ipotesi ritenuta molto verosimile al momento è quella del colpo di sonno. Un attimo fatale, perché il Doblò fuori controllo ha iniziato a sbandare urtando la barriera in calcestruzzo del New Jersey che delimita la carreggiata e si è ribaltato, fermandosi con le ruote all’aria. Il conducente del mezzo, all’arrivo dei primi soccorritori, era ferito ma cosciente. L’amico che gli viaggiava accanto sul sedile del passeggero, non dava segni di vita: morto sul colpo. La vittima è Matteo Cosenza, 27 anni, originario di San Benedetto del Tronto ma residente a Monteprandone, di professione operaio.

A intervenire per prima, dando l’allarme al 112 e cercando intanto di soccorrere i due giovani incastrati nelle lamiere del Doblò, un’infermiera di Rimini che si trovava a passare con la sua auto. In pochi minuti sull’A14 sono intervenuti i sanitari dell’automedica del 118 di Ancona, un’ambulanza della Croce gialla di Camerano, i Vigili del fuoco e una pattuglia della Polizia autostradale di Fano. I vigili del fuoco hanno aiutato i sanitari a estrarre dall’abitacolo il conducente, gravemente ferito, ma ancora cosciente e trasferito all’ospedale di Torrette con un codice di massima gravità, anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita.

La salma portata a Torrette

Poi è stato estratto il corpo senza vita di Matteo Cosenza. La salma è stata trasferita alla Medicina legale di Torrette, in attesa delle decisioni del magistrato sulla necessità di un esame autoptico prima dei funerali.
Durante i rilievi sulla dinamica e la messa in sicurezza del Doblò, il traffico in direzione Nord è stato prima bloccato e poi rallentato, ma i disagi sono stati limitati, dato l’orario notturno. Quello di ieri è il quinto incidente mortale avvenuto a partire dal 14 dicembre lungo il percorso marchigiano dell’A14. Tre di questi (compreso quello costato la vita al tennista paralimpico pescarese Andrea Silvestrone e ai suoi due figli di 14 e 8 anni) sono avvenuti nel tratto tra Pedaso e Grottammare, interessato da cantieri. Proprio a seguito di quella serie nera, un tavolo tecnico formato da Aspi, ministero delle infrastrutture e Regione ha deciso un nuovo calendario dei lavori, aumentando le ore notturne, per ridurre i rischi. Altri due incidenti, compreso quello di ieri, sono avvenuti nel tratto anconetano. Giovedì scorso, in una carambola tra sei auto all’altezza di Misano Adriatica (Rimini) era morta un’anconetana di 83 anni. E più a sud del confine Marche-Abruzzo, dopo Francavilla, nella notte tra venerdì e sabato in un incidente è morto giovane della provincia di Chieti. 
 

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