Andrea Biancani, vicepresidente della Regione e mister preferenze a Pesaro, ultimo fortino rosso: «Senza un’alleanza si esce sconfitti»

Andrea Biancani, vicepresidente della Regione e mister preferenze a Pesaro
Andrea Biancani, vicepresidente della Regione e mister preferenze a Pesaro
di Silvia Sinibaldi
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 11:36
Andrea Biancani, vice presidente del consiglio regionale, per tutti è mister preferenze. Ha freddato il centrodestra nella cavalcata vincente al governo marchigiano.
Il nord delle Marche un fortino isolato?
«Non direi, nella nostra regione al centrosinistra va il governo della seconda e della terza città del territorio e nella provincia anche a realtà importanti come Vallefoglia e Gabicce».  
Il bicchiere mezzo pieno.
«Non sono banalmente ottimista. Ritengo fondamentale una riflessione dopo ogni voto qualsiasi sia l’esito. Ancona ha perso il sindaco per uno scarto risibile e non possiamo nasconderci dietro un dito. La mancanza di un’ampia alleanza è ciò che ci ha sconfitti. Questo è l’errore che a Pesaro non dobbiamo assolutamente ripetere».
Fondamentali le alleanze ma il Pd deve anche mettersi d’accordo con se stesso. Ci sono guerre intestine che hanno nauseato l’elettorato che a votare non ci va più.
«Certo, il tema del Pd unito e non solo di facciata, è centrale. Perché siamo il primo partito della coalizione e certi atteggiamenti non ingannano più nessuno. Le tensioni si percepiscono, la gente - quella a cui dobbiamo essere vicini, a cui dobbiamo dedicare ascolto e interesse - le cose le vede chiaramente».
Il centrosinistra ha 11 mesi di tempo per contrastare il grande slam del centrodestra marchigiano. Come si fa?
«Un anno è lungo e non possiamo certo ingaggiare fin da ora una insostenibile campagna elettorale. Abbiamo cose importanti da portare a casa che vanno al di là della propaganda. Se potessi decidere io non parlerei di nomi fino alla fine dell’anno».
Fingiamo di assecondare il segreto di Pulcinella o diciamo che il prossimo sindaco di Pesaro, se il centrosinistra sopravvive, si chiamerà Biancani O Vimini?
«La soluzione, ribadisco, è una ampia alleanza dove vince l’ascolto, l’apertura, il confronto e non l’egemonia di chi l’egemonia non ce l’ha più. Quindi il candidato del 2024 non lo sceglierà solo il Pd ma la coalizione».
 
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