Bimbo ucciso dalla mamma
​Stasera una veglia di preghiera

Bimbo ucciso dalla mamma ​Stasera una veglia di preghiera
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Venerdì 26 Dicembre 2014, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 10:01

SAN SEVERINO - Una città sotto choc per la morte di Simone, ucciso dalla mamma la notte di Natale.

Sentimenti di rabbia e sgomento nella piccola comunità di San Severino Marche per la morte - che per molti poteva essere evitata - di Simone Forconi, il 13enne ucciso a coltellate la vigilia di Natale dalla madre Debora Calamai, una donna di 38 anni, originaria di Firenze, afflitta da problemi psichici e negli ultimi tempi ossessionata dall'idea di perdere il bambino, che l'ex marito, Enrico, un operaio di 43 anni, aveva chiesto in affidamento esclusivo. Il 30 gennaio era fissata un'udienza in Tribunale per una consulenza tecnica che avrebbe dovuto accertare la capacità genitoriale della donna. Commenti amari, da parte di semplici cittadini, affidati anche al web. Uno per tutti, postato sulla bacheca del papà di Simone: «È l'ennesima prova del fallimento delle istituzioni. Eppure c'erano tutti gli elementi che potessero far prevedere prima o poi una tragedia». E anche i sindaco Cesare Martini, parlando a caldo, si è espresso con una frase lapidaria ma molto significativa: «Necessita meno burocrazia e più umanità». Che fosse una «tragedia annunciata» e che si potesse evitare lo pensano in tanti nella cittadina del Maceratese, dove diverse persone avevano notato che Debora, separata dal marito da 4 anni, negli ultimi tempi appariva 'sopra le righè o più depressa del solito. Per Natale, la donna aveva ottenuto che Simone restasse a cena da lei. Dopo aver scartato il suo regalo, una confezione di Lego, il bambino aveva telefonato per ben due volte al padre, per chiedergli di aiutarlo a costruire il nuovo gioco e poi per riportarlo a casa dei nonni paterni. Dopo la seconda telefonata, Enrico Forconi era subito andato dalla ex, ma ormai per Simone non c'era più niente da fare. La madre, in un momento di follia, aveva inseguito il figlioletto colpendolo con un coltello da cucina: almeno 9 i fendenti, di cui uno mortale al cuore. Domani dovrebbe tenersi l'udienza di convalida dell'arresto, e sempre in mattinata potrebbe essere eseguita l'autopsia sul corpo del tredicenne. I difensori della Calamai, Simona Tacchi e Mario Cavallaro, sono intenzionati a chiedere quanto prima una perizia psichiatrica sulla loro assistita, che dal 2007 era in cura presso il Dipartimento di salute mentale dell'Asur e in una circostanza aveva dovuto essere ricoverata a Tolentino. Stasera, alle 21, veglia di preghiera nella parrocchia di Don Orione, per ricordare Simone. Davanti alla sua abitazione, intanto, è un viavai di compagni di scuola, che lasciano mazzi di fiori e messaggini per quel loro amico un po' taciturno ma sempre disponibile e cordiale. Il ragazzo, che frequentava la terza media, ai compagni aveva espresso il desiderio di frequentare l'Istituto alberghiero. Il sindaco proclamerà una giornata di lutto cittadino.< IL PAPA': ERA POSSIBILE EVITARE LA TRAGEDIA

"Bisognava agire prima, sarebbe stata evitata una tragedia". Enrico Forconi, il padre del piccolo Simone, ucciso dalla madre la sera della vigilia di Natale, lo aveva dichiarato subito dopo l'omicidio.

Ieri, invece, straziato dal dolore ha affidato a poche righe su Facebook il suo pensiero: "Un pezzo del mio cuore é volato via con te amore mio. Veglia su di me e proteggimi, meglio di quanto io abbia saputo fare per te. Mi manchi". Il parroco don Roberto ha ricordato Simone durante l'omelia della messa di Natale: "Preghiamo tutti per il bambino", ha detto.

Una mamma alla fine della funzione ha fermato il parroco chiedendo cosa avrebbe dovuto fare la piccola comunità di San Severino per far "sentire meno sola questa mamma, perché era una donna molto sola".

I genitori del bambino stavano divorziando e la causa era alla fine, il padre voleva chiedere l'affido esclusivo di Simone dopo quattro anni di affido condiviso. I legali di Debora Calamai, Simona Tacchi e Mario Cavallaro, difensori dell'arrestata, dopo le feste chiederanno la perizia psichiatrica.

Una veglia di preghiera si terrà questa sera alle 21 a San Severino.

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