MACERATA - A quasi un anno dal dissesto idrogeologico causato dalla pioggia in via Mattei dei lavori di manutenzione straordinaria del tratto che ha provocato un restringimento della carreggiata nella corsia a scendere da via Roma verso via Tucci non c’è traccia. E così il consigliere comunale del Pd, Maurizio Del Gobbo, ha presentato un’interrogazione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale per avere un quadro preciso della situazione.
La preoccupazione
«Parliamo di un’arteria trafficatissima e strategica della città - dice il consigliere Del Gobbo - che però è da quasi un anno transennata in una parte della carreggiata franata.
Il sottovia
Su questo tema voglio poi ricordare come anche per quanto riguarda il cantiere che si trova a rione Marche, quello che riguarda la realizzazione del sottovia ferroviario, c’era stato l’annuncio dell’amministrazione, con tanto di ordinanza della polizia locale che disciplina il traffico in quella zona, è stata apposta la segnaletica che indica come dal 26 aprile non sia più transitabile la strada, ma ad oggi nessun lavoro è partito. L’ennesimo proclama a cui non fa seguito però l’apertura del cantiere». Su via Mattei i lavori per eliminare la frana causata dalla pioggia, dell’importo di 170mila euro, consisteranno nella realizzazione di una palificata di fondazione con muro di sostegno e contenimento e, quindi, nella ricostituzione del rilevato mediante riempimento e, infine, nel ripristino del piano viabile e delle barriere stradali. «Purtroppo la tempistica per questo intervento – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori - si è prolungata per il concatenarsi di diverse situazioni che dovevano essere affrontate e risolte prima di avviare i lavori. È stato approvato dall’amministrazione il progetto esecutivo e quindi siamo prossimi all’affidamento dei lavori. L’intervento risulta molto complicato in quanto si dovrà intervenire sotto strada e ci vorrà qualche mese per portarlo a compimento. La complicazione è stata anche quella di progettarlo: questi mesi sono serviti in primis per capire se si trattava di una frana ancora in movimento o se si era stabilizzata. Poi in quella zona sono presenti due fognature una di Apm e l’altra comunale ed anche la progettazione ha dovuto tener conto di ciò con un’indagine che è stata approfondita. Altro aspetto riguarda poi la bretella Mattei-Pieve: abbiamo dovuto attendere il progetto esecutivo per capire quali interferenze ci sarebbero state con l’intervento che farà la Quadrilatero in quella zona per coordinare meglio il tutto. Infine l’aspetto prettamente economico: essendo stato questo un evento imprevisto si sono dovuti reperire nel bilancio i 170mila euro necessari per questo intervento che non era nella programmazione triennale».