Città d’arte, di motori e di buona musica, oltre che di buona tavola. Modena è antica e allo stesso tempo moderna, ma sempre a misura d’uomo. Ci vorrebbero più giorni per apprezzarla, ma anche uno solo è in grado di mostrare quanto di bello e buono può offrire. Il cuore della città è piazza Grande, che si caratterizza per la pavimentazione in ciottoli da fiume. Non solo perché la piazza, insieme alla Torre della Ghirlandina e al duomo romanico, dal 1997 sono un sito Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Una delle tante particolarità che si notano nella piazza è un masso di marmo rosso, dal nome “preda Ringadora”, che anticamente si utilizzava per arringare le folle. Obbligatoria una tappa al gioiello romanico della città, il duomo la cui prima pietra fu posata il 9 giugno 1099. Tre navate, colonne con presbiterio elevato, la scultura di Wiligelmo, che ha realizzato il portale maggiore, che descrive la spiritualità medievale.
La Ghirlandina
Ci sono 200 scalini da salire nella torre Ghirlandina, ma la visuale che offre, in cima, è mozzafiato: tutta la città in un solo colpo d’occhio. Anche il palazzo comunale, o meglio le sue sale storiche, ha molto da offrire: affreschi e dipinti le cose più belle. Non molto lontano c’è il palazzo dei musei, tante le bellezze, tra le quali si segnala la galleria Estense. Percorrendo la via Emilia si può raggiungere poi il palazzo Ducale, dove un tempo c’erano gli Estensi: si segnalano nel passaggio, una statua che commemora Luciano Pavarotti collocata di fronte al teatro comunale che porta il suo nome.
I prodotti tipici
I locali del centro storico offrono cucina e prodotti tipici: dai tortellini al cotechino o zampone, dall’immancabile parmigiano reggiano a scaglie con qualche goccia di aceto balsamico tradizionale di Modena a un buon bicchiere di Lambrusco. E per gli appassionati dei salumi, per fare una “gita” fuori porta, c’è Castelnuovo Rangone, a una manciata di chilometri da Modena, il cui cuore dell’economia è il maiale, a cui è dedicata, nella piazza principale, una statua bronzea raffigurante un maialino. Si segnala, sempre a Castelnuovo Rangone, il MuSa, museo della salumeria, che offre un percorso alla scoperta dell’arte salumiera, e mostra come nascono i sapori dei grandi salumi emiliani. Storia e degustazione finale della specialità della famiglia Villani.