Carelli lascia Fermo, nominato dg a Pesaro. Calcinaro: «Perdiamo il più valido direttore amministrativo. Non un bel segnale per noi»

Alberto Carelli
Alberto Carelli
di Lolita Falconi
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Martedì 30 Aprile 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:53

FERMO - «La giunta regionale ha provveduto alla nomina del dottor Alberto Carelli, già direttore amministrativo dell’Ast di Fermo, a nuovo direttore generale dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro e Urbino, con decorrenza dell’incarico dal prossimo 1° maggio. Subentrerà alla dott.ssa Nadia Storti che ha presentato domanda di pensionamento da maggio 2024». Poche righe, quelle arrivate ieri dalla Regione, con cui si certifica il passaggio di un manager stimato e di lungo corso quale è il maceratese Alberto Carelli, in passato anche direttore dell’Av4, uno che conosce benissimo il territorio, da Fermo a Pesaro appunto. Una notizia giunta a sorpresa, per molti.

Le reazioni

A cominciare dal sindaco del capoluogo Paolo Calcinaro. «Vengo a sapere ora che il più che valido direttore amministrativo della sanità fermana è stato spostato nella provincia di Pesaro come dirigente.

Non un bel segno per il nostro territorio... Come è possibile per la provincia oggi ancora in coda nella regione per tanti parametri sulla sanità? Ovviamente un buon lavoro ad Alberto Carelli». Secondo il componente del comitato di reggenza della Cisl Fp Marche Giuseppe Donati, «la notizia era nell’aria da qualche giorno». «E’ sicuramente il premio meritato per lui con il riconoscimento dell’esperienza e della professionalità maturati in tanti anni di servizio nella sanità pubblica ma di contempo la rinuncia anzi la privazione di un riferimento solito divenuto tale in questi mesi di collaborazione con l’azienda sanitaria di Fermo - afferma Donati -. Non si può dire che la politica regionale abbia compreso il grido di aiuto lanciato nel Consiglio Comunale aperto di Fermo e prima ancora dalla Conferenza dei Sindaci».

L’idea

«Vogliamo pensare - prosegue Donati - sia stata una sottovalutazione dell’impatto di tale scelta sul fermano». Secondo il sindacalista quanto accaduto dimostra la «debolezza della rappresentanza politica nostrana». A parti inverse (Pesaro con Fermo) «non ci sarebbe stato il medesimo risultato. Questo rafforza la presunzione che i cittadini della regione Marche non contano tutti allo stesso modo oppure che ci sia una miopia preoccupante sulla tenuta complessiva - e non di qualcuno rispetto a qualcun altro - del sistema sanitario regionale. Ora si ricomincerà o si continuerà… ognuno è libero di pensarla come vuole ma anche stavolta …abbiamo come fermani, cittadini, professionisti, operatori, perso l’ennesima battaglia e non perché l’attuale direttore amministrativo della Ast Fermo sia insostituibile o indispensabile ma per l’ennesimo messaggio che viene inviato dalla politica ad un territorio in grandissima difficoltà come quello fermano». Sul passaggio di consegne e sulla continuità di impegno e attenzione per Fermo rassicura l’assessore regionale Filippo Saltamartini: «Ho parlato con Carelli. Il lavoro svolto non verrà disperso e lui fornirà tutto il supporto e la consulenza necessaria a Fermo per portare avanti i progetti intrapresi».

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