Porto Sant'Elpidio, ancora un’aggressione ai poliziotti: cresce l’allarme, scatta la denuncia

Porto Sant'Elpidio, ancora un’aggressione ai poliziotti: cresce l’allarme, scatta la denuncia
Porto Sant'Elpidio, ancora un’aggressione ai poliziotti: cresce l’allarme, scatta la denuncia
di Sonia Amaolo
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Sabato 11 Maggio 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:09

PORTO SANT’ELPIDIO Ancora agenti aggrediti durante i controlli antidroga. L’ultimo fatto pochi giorni fa a Porto Sant’Elpidio. Non si sono ancora spente le polemiche per quel che è successo una settimana fa a Lido Tre Archi, dove il clan dei tunisini ha assalito i poliziotti durante un blitz antidroga. Adesso l’aggressione è avvenuta a Porto Sant’Elpidio, sempre nel perimetro dello spaccio, e i violenti in questo caso sono stati due casertani con precedenti tra rapine, furti, ricettazione e sequestro di persona. Giravano senza meta nei pressi della scuola media del centro insieme a due algerini. Perché erano lì? Questo cercavano di capire gli agenti che sono intervenuti, li hanno bloccati, e sono stati aggrediti. L’episodio si è verificato nei parcheggi della scuola Galilei, in pieno centro, dove la Volante è una presenza costante. Impegnati nell’attività di routine, intorno alle 17 dell’altro giorno, gli agenti hanno visto avvicinarsi una Fiat 500 X con a bordo tre individui.

I particolari

La scuola era chiusa per cui i poliziotti si sono avvicinati per capire il perché di quella presenza. Mentre si avvicinavano hanno visto un quarto uomo allontanarsi velocemente a piedi e l’auto fare retromarcia per evitare i controlli. Ma prima che svoltasse, la vettura è stata bloccata, l’uomo appiedato ha fatto perdere le tracce ma gli agenti lo hanno riconosciuto, è un algerino ed è un volto noto alle forze dell’ordine.

Al controllo dei tre a bordo della vettura sono risultati un altro algerino, un 25enne residente nel Fermano, regolare in Italia, e due fratelli casertani sui 40 anni residenti in Campania. I due erano insofferenti ai controlli, non hanno convinto gli agenti sul perché fossero lì e diventavano sempre più aggressivi, dalle offese sono passati ai fatti. Uno dei due ha perso le staffe e ha tentato di colpire gli agenti, fra urla e minacce. Non è stato facile riportare la situazione nei limiti. Alla fine sono stati accompagnati entrambi in Questura, uno sulla Volante e l’altro sulla sua auto, insieme alla polizia. Al termine dei controlli l’aggressore è stato denunciato. L’episodio fa seguito ai fatti di Tre Archi accaduti di recente e, oltre a preoccupare, pone una serie di interrogativi sul funzionamento di un sistema che non è più legato alla macchina della sicurezza, perché i controlli, gli arresti e le denunce sono all’ordine del giorno. Si pone il problema dell’incolumità delle forze dell’ordine in primis con le aggressioni in crescita. Nel caso fermano i tunisini hanno ferito un agente e addirittura un 28enne ha sfondato il vetro della Volante. E’ scattato l’obbligo di dimora, ma evidentemente questa misura è debole nel caso delle aggressioni. Il sindacato di polizia chiede di dotare il personale di ogni strumento utile a difendersi.

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