Robert Fico ​non è più in pericolo di vita, l'annuncio del vice premier slovacco: la prognosi

Robert Fico non è più in pericolo di vita, l'annuncio del vice premier slovacco: la prognosi
Robert Fico ​non è più in pericolo di vita, l'annuncio del vice premier slovacco: la prognosi
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Domenica 19 Maggio 2024, 12:04

Il primo ministro slovacco Robert Fico non è più in pericolo di vita dopo l'attentato di mercoledì scorso. Lo fa sapere un ministro slovacco.

La prognosi

L'ultima prognosi del primo ministro slovacco Robert Fico è positiva. Ma il leader populista resta in terapia intensiva nell'ospedale Roosvelt di Banska Mistrica, nel centro della Piccola Repubblica. Nelle stesse ore in cui si diramava il nuovo bollettino medico, Juraj Cintula, il 71enne che ha sparato a sangue freddo mercoledì scorso mentre tendeva la mano al premier per farsi notare, è comparso davanti al tribunale speciale di Pezinok, dove ha dichiarato di essere colpevole. Per lui è stato disposto il carcere cautelare: gli inquirenti ritengono che il suo profilo faccia pensare «a un pericolo di fuga e alla possibile reiterazione dell'attività criminale». E per il suo gesto - ha esploso ben 5 colpi di cui 4 hanno centrato Fico provocando «due ferite leggere, una media e una grave», come ha fatto sapere il governo - rischia da 25 anni all'ergastolo.

Il parere dei medici

«Se i proiettili lo avessero preso solo un paio di centimetri più in alto, avrebbero centrato il fegato del premier», ha spiegato ancora il politico che adesso assumerà la guida del Paese. E che ha già rifiutato di partecipare alla tavola rotonda proposta dal presidente designato Peter Pellegrino e dalla uscente Kaputova, mettendo a rischio quella tregua di cui la Repubblica, da tempo precipitata in un clima incandescente, avrebbe decisamente bisogno. Gli slovacchi continuano a sgranare gli occhi sull'accaduto e purtroppo anche a litigare. «Un tragedia orribile. Certo che sto col nostro premier. Questi altri vogliono gli Stati uniti d'America qui! Io sono a favore del governo», spiega un giovane sulla trentina in un noto pub della città vecchia, dove trascorre la serata con gli amici. Il suo gruppo condivide. Ma c'è chi storce il naso e fa capire di non essere affatto d'accordo: «La violenza non è mai giustificabile.

Però questo governo di errori ne ha fatti tanti e sta infiammando il Paese», reagisce una donna, seduta a un tavolo poco distante. La musica è alta - sempre in tutto il Paese, dai taxi ai locali, e per lo più è in lingua inglese - e la vita va avanti a Bratislava, dove peraltro dal giorno dell'attentato si sono fermate le manifestazioni: l'opposizione ha rinunciato a quella programmate proprio per favorire una - difficilissima - distensione.

Il profilo dell'aggressore

Fa discutere anche il profilo dell'aggressore, alla luce delle diverse impressioni circolate su di lui. Il sito Seznam.cz di Levice ne ha riportate diverse e in contrasto fra loro. «Un uomo gentile, simpatico, educato, alla mano. Un sognatore così sorridente. L'ultima persona che avrei immaginato potesse tentare di uccidere il premier ", per Jozef Sajtlava, 66 anni, vicino di casa dell'attentatore. Ma c'è anche chi riferisce di averne sempre avuto soggezione: «Ogni volta che lo vedevo, lo evitavo. Quando mi passava accanto, preferivo aggirarlo. Aveva una specie di follia negli occhi», racconta la 24enne Anezka Predmestska. Secondo altri media locali Cintula in passato si era impegnato politicamente contro Robert Fico. E la tv Markíza ha scritto che l'uomo aveva protestato alla fine di aprile contro il governo in una riunione a Dolna Krupa, vicino a Trnava. Il quotidiano DennikN ha riferito, citando il giornalista investigativo ungherese Szabolcs Panyi, che l'uomo si era incontrato in passato col gruppo filorusso Coscritti slovacchi, organizzato secondo le regole militari. Nel 2016, secondo il giornale, hanno condiviso una foto su Facebook che mostra anche l'attentatore. Ma la polizia ha ridimensionato: «Ha partecipato in passato ad azioni dei paramilitari, ma non faceva parte di alcuna frangia estremista».

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