Scriveva sui social: "Raggiungerò il Sud-Africa, o morirò provandoci.” Luca Falcon era di Verona, aveva 35 anni, ed è morto in Angola in un incidente stradale. Si trovava in Africa per via dell'associazione di volontariato "Karma on the road" che aveva fondato lui stesso. Luca aveva subito l'amputazione ad una gamba dopo un incidente stradale otto anni fa e pensava a chi come lui si era trovato da un giorno all'altro senza un arto. In Africa, l'amputazione diventa necessaria per le ferite di guerra. Una condizione molto diversa dalla sua ma che non ha impedito a questo ragazzo di solidarizzare con queste persone così simili a lui, soprattutto coi bimbi. Allora Luca ha messo in piedi un associazione appena quattro anni fa e ha pensato di aiutare i bimbi, amputati come lui. Con la sua onlus donava protesi ortopediche ai piccoli vittime di guerra.
Il suo lavoro continuerà, c'è da scommetterci, visto l'enorme commozione che ha suscitato la sua morte e le condoglianze che stanno arrivando a sua moglie Giulia Trabucco, cofondatrice di "Karma on the road", che ha annunciato la terribile notizia sui social.
Insieme raccoglievano donazioni di protesi usate o dimesse che poi venivano riutilizzate per dare un'opportunità di vita migliore a persone amputate nei paesi del terzo mondo, in particolare bambini.
I dettagli dell'incidente non sono ancora chiari: Luca Falcon stava attraversando l'Africa in moto e - da quanto si è appreso - è stato coinvolto in uno scontro con un camion, restando ucciso.