Operatori sanitari presi a sassate a San Benedetto, la dura condanna della direttrice Ast Natalini: «Gesti assurdi su chi fa del bene»

Operatori sanitari presi a sassate, la dura condanna della direttrice Ast Natalini: «Gesti assurdi su chi fa del bene»
Operatori sanitari presi a sassate, la dura condanna della direttrice Ast Natalini: «Gesti assurdi su chi fa del bene»
di Lara Facchini
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Mercoledì 1 Maggio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 15:50

SAN BENEDETTO Una escalation in continua crescita quella delle aggressioni ai danni dei sanitari. L'ultimo episodio di violenza si è consumato in via Pasubio, a Porto d'Ascoli, intorno all'1 di notte, nei confronti dell'equipaggio di un'ambulanza.

Violenza sui soccorritori

Il mezzo della potes di San Benedetto era stato inviato per soccorrere una persona a terra priva di coscienza, ma una volta giunti sul posto, oltre ad uno straniero ubriaco riverso sull'asfalto, c'erano ad attendere i sanitari un gruppo di connazionali della persona a terra, che si è rivelata poi ubriaca, che brandivano bottiglie vuote di vetro. Fortunatamente nessuno dei tre uomini dell'equipaggio, formato da medico, infermiere e autista, è stato colpito, ma il parabrezza dell'ambulanza è stato frantumato dal lancio di una bottiglia. I malviventi hanno poi continuato a colpire con calci e pugni il mezzo di soccorso, e i sanitari non hanno potuto fare altro che attendere i carabinieri. I militari al loro arrivo hanno identificato i responsabili.

Il primario

La dottoressa Tiziana Principi, primario del Sistema di Emergenza del 118, rassicura sul fatto che l'ambulanza sia già tornata operativa: «Io ho appreso la notizia dai giornali, essendo accaduto nelle ore notturne, e ho immediatamente telefonato alla centrale operativa ad Ascoli, dove mi hanno spiegato che una persona ubriaca ha danneggiato il parabrezza di un'ambulanza.

Il vetro è stato immediatamente cambiato e il mezzo di soccorso è già tornato disponibile».

La condanna della direttrice

Nicoletta Natalini, direttrice generale dell'Ast di Ascoli, condanna le aggressioni di qualsiasi tipo: «Questa aggressione nei confronti dei nostri operatori sanitari e di un mezzo di soccorso della potes di San Benedetto va contro il buon senso. Le azioni contro gli operatori sanitari non solo immotivate, ma indicano un degrado generale della società. Gli operatori sanitari assistono le persone bisognose, che stanno soffrendo e che sono in difficoltà, e le aggressioni nei loro confronti è una contraddizione. Noi lavoriamo molto educando il personale alle relazioni nei confronti dell'esterno, e più di così a livello di sanità non possiamo fare. Tanti ambienti che fino a qualche anno fa erano considerati puliti, tranquilli, dove la violenza rimaneva al di fuori, ora non sono più baluardi, e questo è un segno di come ci sia un degrado generale della società odierna. La sanità da sola non può nulla, si deve agire a 365 gradi, perché da soli non possiamo vincere la guerra. Gli episodi di violenza sono da condannare sempre e comunque».

L’infermiere

Benito Rossi, infermiere del Pronto soccorso, porta l'attenzione sulle aggressioni verbali che soprattutto in triage sono all'ordine del giorno, e che sfociano poi in episodi di violenza, purtroppo non isolati: «Dall'inizio dell'anno si sono registrate alcune aggressioni fisiche, ma quelle verbali sono all'ordine del giorno, e sono l'anticamera di una tensione che se non viene spenta nei dovuti modi e tempi si arriva al momento successivo. È intollerabile che si debba assistere ad aggressioni verso chi garantisce le cure a persone che stanno male».

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