Incidenti allo stadio Del Duca: due arrestati avevano il Daspo. Il Siulp contesta il servizio d’ordine

Assieme a altri tifosi bianconeri saranno sentiti dal giudice

Incidenti allo stadio Del Duca: due arrestati avevano il Daspo. Il Siulp contesta il servizio d’ordine
Incidenti allo stadio Del Duca: due arrestati avevano il Daspo. Il Siulp contesta il servizio d’ordine
di Luigi Miozzi
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Mercoledì 15 Maggio 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 07:13

ASCOLI - Gli sarebbe scaduto solo due giorni dopo il Daspo di un anno rimediato durante lo scorso campionato, ad uno dei tifosi arrestati a seguito degli scontri avvenuti all'esterno dello stadio Del Duca al termine della partita tra Ascoli e Pisa che ha sancito la retrocessione dei bianconeri in serie C. Si tratta di un ventinovenne ascolano che è stato identificato come tra quelli che al termine della partita si sarebbe reso protagonista di intemperanze a ridosso dell'area di prefiltraggio sferrando calci e pugni contro la recinzione i cancelli nel tentativo di raggiungere la zona degli spogliatoi e della tribuna, settori presidiati dalle forze dell'ordine.

Lo sfondamento

Anche un altro tifoso, un trentacinquenne ascolano, stava scontando un Daspo di cinque anni e che, secondo quanto sarebbe stato appurato dagli investigatori, avrebbe anche lui cercato di sfondare i cancelli dell'area di prefiltraggio.

Per entrambi sono stati disposti gli arresti domiciliari. Un terzo arrestato, invece, è un trentatreenne ascolano che è stato fermato la sera stessa degli scontri dopo che, durante una carica di alleggerimento da parte degli agenti del reparto mobile, nel tentativo di scappare e mettersi al riparo, il giovane è inciampato con uno scooter parcheggiato nel piazzale antistante lo stadio, riportando alcune ferite. Avrebbe fronteggiato gli agenti del reparto e impugnando la cinta e avrebbe colpito con la fibbia la recinzione dello stadio scuotendola ripetutamente e colpendola con calci e pugni. Catturato dai poliziotti e ricevute le prime cure dal personale del 118, il trentatreenne è stato accompagnato in questura per essere identificato. Il più giovane tra i tifosi fermati è un ventunenne individuato anche lui, come uno di quelli che con la fibbia della cinta avrebbe colpito la recinzione e l'avrebbe scossa più volte.

L’obbligo di dimora

Per questi ultimi due è stato disposto l'obbligo di dimora. Tutti e quattro accompagnati dai loro difensori di fiducia - gli avvocati Felice Franchi, Umberto Gramenzi e Alessio De Vecchis - compariranno questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ascoli per la convalida dell'arresto. Quanto avvenuto ha avuto ripercussioni anche tra i sindacati di polizia. Il consigliere nazionale del Siulp, Alessandro Bufarini, critica apertamente le dichiarazioni rilasciate dal questore di Ascoli Giuseppe Simonelli che al Tg 3 Marche: « La dichiarazione in cui dice che “in quel momento l’evenienza principale era quella di garantire che nessuno si facesse male ” è una dichiarazione grave che conferma le difficoltà di un questore che non è riuscito ad organizzare il servizio in modo adeguato».

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